La piccina, a causa di una malformazione congenita era nata senza un tratto di esofago. Il suo problema era l’atresia esofagea di tipo I.
In casi di questo tipo, solitamente l’esofago viene sostituito una parte dello stomaco o un tratto dell’intestino. I chirurghi dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino però hanno fatto di più.
Sono riusciti ad asportare il tratto cicatriziale e a riscostruire un normale esofago utilizzando tessuto esofageo.
La bambina è stata alimentata con un sondino introdotto nello stomaco e poi con una cannula in vena.
Finalmente, il nuovo esofago sta consentendo alla piccina di poter utilizzare la bocca per alimentarsi.
La piccola è stata ora affidata a una famiglia, perché la mamma si trova in Francia per assistere un’altra figlia malata.
Come accennavamo questo delicato intervento è stato condotto dalla squadra di chirurgia pediatrica del Regina Margherita diretta dal dottor Fabrizio Gennari, insieme al professor Renato Romagnoli direttore della Chirurgia universitaria 2 e Centro Trapianti di fegato delle Molinette, e con il dottor Dario Reggio, del Servizio di Endoscopia Interventistica della Città della Salute di Torino.
Insomma, è stato un bel lavoro di squadra che ha cambiato completamente la vita a una bambina e alla sua famiglia.
Unimamme, cosa ne pensate di questa bella storia di sanità italiana di cui si parla su Ansa?
Noi vi lasciamo con la notizia di un bambino con esofago perforato salvato da un’innovativa operazione.
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