Due maestre di una scuola di Cassino indagate per maltrattamenti fisici e verbali nei confronti dei loro alunni. Il video sconvolgente.
“Mi hanno persino detto che ero una pazza, invece è tutto vero: mio figlio, ma anche altri bambini, quelle maestre e quella bidella, li maltrattavano: insulti, spintoni, schiaffi. Dico a tutte le mamme: ascoltate i vostri figli perché i bimbi coi loro gesti, anche se non parlano, comunicano il disagio. I bambini non si toccano mai e queste persone sono bestie. Non devono cavarsela con i domiciliari, devono andare in galera e stare lontano dalle scuole”.
Queste sono le forti parole che una mamma, di un bimbo picchiato da due maestre ,ha espresso dopo l’arresto delle insegnati. La vicenda era avvenuta nei giorni scorsi, quando tre maestre sono state arrestate per “sopraffazione sistematica” picchiavano e maltrattavano i bambini.
Purtroppo è di oggi la notizia che altre due maestre sono sotto accusa per maltrattamenti in una scuola per l’infanzia di Cassino.
Questa mattina due insegnati della scuola di via Zamosch di Cassino sono state prelevate dall’istituto da parte degli agenti di polizia e portate in commissariato. Le due donne, di 54 e 63 anni, sono accusate di aver maltrattato, ingiuriato, offeso dei bambini piccoli tra i 3 ed i 5 anni. Inoltre vengono accusate di aver costretto i bambini a subire angherie di tutti i tipi.
E’ stata emessa un’ordinanza cautelare dal Gip del tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, per: “maltrattamenti continuati nei confronti di bambini loro affidati per cura ed educazione”.
Le due maestre sono state sospese dall’esercizio pubblico per dodici mesi. Le indagini sono avvenute a seguito delle dichiarazioni che gli investigatori del Commissariato di Cassino hanno raccolto da parte dei genitori di un alunno. Il bambino era riluttante ad andare a scuola e manifestava uno stato di ansia e di disagio.
Subito dopo la segnalazione, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Cassino, Roberto Bulgarini, ha dato il via ad investigazioni mirate avvalendosi di telecamere di videosorveglianza istallate nella scuola.
A seguito delle indagini i risultati sono, ancora una volta, sconvolgenti. Le maestre avevano quasi tutti i giorni comportamenti violenti nei confronti dei bambini a loro affidati. Li spingevano, li strattonavano, li trascinavano con forza e li picchiavano con schiaffi sulla testa, costringendoli con la forza, a tenere il capo rivolto verso il banco. Come se questo non bastasse è emerso che le donne sottoponevano i bambini a punizioni umilianti e pericolose per la loro incolumità, come ad esempio metterli in punizione seduti sopra un mobile.
Inoltre li ingiuriavano, gli urlavano contro avvicinando il loro viso a quello dei bambini e li minacciavano: “ti faccio sputare io per terra, animale; ti faccio cadere tutti i denti; se fai cadere l’acqua è meglio che ti scavi la fossa; adesso vado a prendere la corda e ti lego con la corda sulla sedia“.
L’atteggiamento vessatorio nei confronti dei bambini, a detta delle maestre, era finalizzato per la realizzare di un metodo per l’educazione e l’apprendimento fondato sull’intimidazione e sulla violenza sia psicologica e sia fisica.
Le reazioni dei genitori sono state di sconcerto e di paura, uno dei genitori ha dichiarato: “Non pensi mai che possa succedere dove ci sono i tuoi figli e allora cominci a temere per qualsiasi cosa. Ripensi alle parole che usano tutti i giorni, ai termini che in famiglia non vengono utilizzati e che forse apprendono proprio lì dove trascorrono la maggior parte delle ore della giornata”.
Inoltre molti genitori sono arrabbiati perché per loro una semplice sospensione non può essere la punizione adeguata per chi ha atteggiamenti di violenza fisica e verbale verso dei bambini piccoli che non sanno ben raccontare quello che accade a scuola: “Dobbiamo pensare che i nostri figli hanno molta immaginazione e spesso non diamo troppo peso a quello che dicono e se quello di cui stiamo parlando, cioè dei maltrattamenti all’asilo, sono fatti realmente accaduti, allora una sospensione di un anno dall’insegnamento è veramente una punizione poco adeguata per un fatto così grave accaduto tra queste quattro mura”.
Il clima fuori la scuola è molto teso, infatti, all’arrivo di una delle due maestre, che si era recata a scuola per riprendere degli effetti personali, è stata minacciata da alcuni genitori: “Io ti ammazzo” le avrebbero urlato.
E’ giunto anche il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, che ha dichiarato:”Chi sbaglia paga, ed è giusto che paghi. Ma chi svolge correttamente il proprio lavoro non deve essere minimamente intaccato.Quanto accaduto non lede il buon nome della città di Cassino. L’appello che faccio ai genitori è quello di portare tranquillamente i bambini a scuola, sia in questo e sia negli altri istituti della città”
Voi unimamme che reazione avete alla notizie di violenza nei confronti dei bimbi? Conoscevate queast’altro caso?
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