Purtroppo non giungono buone notizie circa la situazione del piccolo Julen bloccato in un pozzo a Malaga, in Spagna.
Col passare delle ore la situazione del bimbo imprigionato in un pozzo profondo 110 metri si fanno sempre più critica.
Nonostante i genitori sperino di trovarlo vivo, come ha ribadito ieri il suo papà, col passare dei giorni le speranze si affievoliscono.
I soccorritori hanno dovuto scartare la prima modalità di salvataggio a cui avevano pensato e che consisteva nello scavare un tunnel orizzontale, perpendicolare al pozzo. Purtroppo il terreno è molto instabile e questo mette a rischio le operazioni. Si sta quindi pensando di salvare il piccolo con il tunnel verticale.
Il Presidente della Federazione andalusa di speleologia, José Antonio Berrocal ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti le operazioni di soccorso. Secondo lui il piccino potrebbe essere ancora vivo perché ci sono state altre esperienze di questo tipo in caso di terremoti, ecc..
“Dopo un sacco di ore, anche giorni, la persona è stata salvata. Il problema potrebbe essere il tampone creato dalla frana sopra al bambino che impedisce la circolazione dell’aria; se c’è terra bagnata non passa ossigeno, ma in genere in una frana sospesa ci sono blocchi di pietre a contrasto e in questo caso c’è spazio per far passare ossigeno, è importante anche la posizione in cui si trova il bimbo nella cavità e in caso di perdita di coscienza le funzioni vitali ridotte fanno consumare meno ossigeno”.
Julen potrebbe essere “avvantaggiato” dal fatto che, essendo molto piccolo, consuma poca aria.
“La conformazione delle rocce sotterranee fa sì che l’aria circoli anche in profondità, quindi il bimbo potrebbe respirare senza problemi” sostengono gli speleologi.
A ogni modo Lopez Escoba, ingegnere a capo della squadra di soccorso rimane con i piedi per terra. “Fare una stima di quanto tempo ci vorrà prima di raggiungere Julen, in questo momento, mi sembra temerario”.
Secondo gli ingegneri ci potrebbero volere anche 3, 4 giorni per estrarre il bambino, ma come sottolinea il loro capo non c’è niente di certo.
A peggiorare ulteriormente la situazione infine c’è il maltempo in arrivo da sabato su Totalán, vicino a Malaga.
Al momento la strategia è quella di scavare due tunnel verticali paralleli al pozzo, di 1,20 di larghezza e profondo 50 metri, poi, da lì i soccorritori continueranno manualmente fino a raggiungere il piccolo che dovrebbe trovarsi a 80 metri.
Noi speriamo che raggiungano il piccolo al più presto.
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