La Gillette si trova nell’occhio del ciclone per la sua ultima pubblicità. In quest’ultima réclame, attraverso le immagini, si invitano gli uomini ad abbandonare il maschilismo che, con tutti i suoi stereotipi, li ha accompagnati fino ai giorni nostri per diventare uomini veri.
“Questo è il meglio che un uomo può ottenere”? si chiede nello spot mentre scorrono le immagini relative a bullismo, molestie sulle donne, comportamenti violenti, “sono solo ragazzi” afferma a un certo punto uno dei protagonisti vedendo due bambini che si picchiano.
Ad un tratto però si accenna anche al #metoo, “Noi crediamo al meglio negli uomini“, ecco quindi che parte il cambiamento, un maggior rispetto per le donne, uomini che impediscono ad altri di molestarle per strada, che incitano alla calma e che intervengono per separare due bimbi che si stanno picchiando, ecc..
“Non è forse arrivato il momento di smettere di trovare scuse per i cattivi comportamenti?” è uno dei passaggi dello spot.
Come sottolinea l’esperto Alberto Pellai: “nello spot si chiede agli uomini di aderire a un nuovo modello di mascolinità, più consapevole, più attento alle emozioni (proprie e altrui) e soprattutto si chiede agli uomini di farsi portatori di un nuovo modo di intendere le relazioni con l’altro sesso e con la sessualità in genere“.
Inutile dire che sulla Gillette sono piovute numerose critiche tra chi ha invitato al boicottaggio, chi ha evidenziato una “propaganda femminista”. In tanti hanno addirittura chiesto di interrompere la diffusione dello spot perché ritenuto dannoso per il genere maschile.
Sostiene sempre Pellai che, da qualche anno, i messaggi tesi a rendere gli uomini più consapevoli delle proprie emozioni, del proprio mondo interiore, ecc…sono visti come un invito alla demascolinizzazione.
“Come se essere maschi e identificarsi con il proprio genere comportasse dare per scontato che... “i veri uomini non piangono mai”, “i veri uomini non chiedono, prendono”, “i veri uomini sanno che la donna che dice no, in realtà, vuole dirti sì… ma le piace fare la preziosa“. Ecco, io penso che non è più tempo di “Veri uomini”. Forse è arrivato il tempo di essere, e quindi diventare” “uomini veri” sostiene Pellai.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa pubblicità e delle parole di Pellai su Famiglia Cristiana?
Voi lo farete vedere a tutti i vostri figli e compagni?
Noi vi lasciamo con la decisione degli inglesi di eliminare pubblicità con gli stereotipi.
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