Una mamma ha condiviso su Facebook il tema della figlia sul razzismo.
Una bimba di 10 anni di una scuola di Bologna ha scritto un bellissimo tema sul significato del razzismo, così la sua mamma ha deciso di pubblicarlo su Facebook per farlo diventare virale.
“Che cosa è per te il razzismo? Parlane” questa è la traccia del tema che è stata data alla figlia di mamma Francesca.
In classe i piccoli alunni avevano lavorato a lungo guardando film, discutendo in aula coi compagni che provengono da lontano o che sono nati qui, ma i cui genitori provengono dal Marocco o dalle Filippine.
Ecco che cosa ha scritto la bimba:
“Neanche io so bene cos’è il razzismo.
So solo che è chiusura mentale nelle persone. Non accettare qualcuno per il colore della pelle è impossibile, è terribile!
Ma il razzismo non si manifesta solo con una persona di un altro colore, parte tutto dalla religione, poi dalle abitudini, dai vestiti, dai cibi.Un tempo non si era razzisti solo con i neri, ma anche con i meridionali, che non potevano affittare case o stanze al nord, perché sulla porta c’era scritto “non affittasi ai meridionali” ma il bello è che oggi i meridionali che oramai avranno 60 anni, sono più inferociti e razzisti delle altre persone non so perché, ma mi chiedo, se lo sono già scordati cosa gli facevano?
Una persona può essere razzista anche se non se ne accorge o non volendo. Si può essere razzisti anche in classe, non accettando un compagno ad esempio se è di un altro colore e quindi mangia diversamente e magari per quello nei suoi vestiti è impregnato l’odore delle spezie (cipolla, kerry, curcuma, aglio..) … non bisogna avere disprezzo nei confronti di un compagno solo perché è diverso, bisogna sforzarsi di accettarlo per come è.
Io auguro a tutti i razzisti di non restare razzisti per sempre”.
La mamma di questa bambina, dopo averlo letto, è rimasta piuttosto commossa.
“Mi ha fatta commuovere, perchè è privo di violenza e odio. Voglio diventi virale perché abbiamo bisogno di messaggi positivi consederando i morti in mare. L’Italia può ripartire e migliorare a cominciare dai bambini”.
La maestra della piccola, Rosa, l’anno scorso ha lavorato sul volontariato e successivamente ha scelto il tema del razzismo per via della classe multietnica.
“Siamo partiti dal loro quotidiano, dalle piccole forme di razzismo, perché tante volte loro non si rendono conto che mettono da parte un compagno, sia esso disabile, straniero. Razzismo è tante cose, abbiamo parlato di ogni discriminaizone sino ad arrivare al nazismo. Questa alunna è molto brava, ha raccolto il lavoro fatto”.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Repubblica?
Noi vi lasciamo con la sorpresa dell’Ovetto Kinder che istiga al razzismo.