In Irlanda dal 1°Gennaio 2019 è entrato in vigore una nuova legge il “Domestic Violence Act 2018”. Con questa nuova legge si punisce chiunque vada ad esercitare un abuso emotivo e psicologico per cercare di sminuire l’autostima e la capacità di agire della persona, il “controllo coercitivo“.
Il ministro della Giustizia irlandese, Charlie Flanagan, è entusiasta della nuova legge che riconosce come delitto l’abuso psicologico e non solo quello fisico:” La nuova legge riconosce che l’effetto del controllo non violento in una relazione intima può essere altrettanto dannoso per le vittime quanto l’abuso fisico, perché è un abuso di fiducia. Questa nuova disposizione invia un messaggio chiaro: la società non tollererà più la terribile violazione della fiducia commessa da un partner contro un altro”.
Con la nuova legge si vanno a tutelare le vittime di quello che viene definito “controllo coercitivo”. Tutti coloro che compiono, all’interno di una coppia, una violenza psicologica rischiano fino a cinque anni di prigione.
Oltre al reato di violenza psicologica sono state introdotte, nella legislazione penale, altre misure per combattere la violenza di genere: come la criminalizzazione dei matrimoni forzati e l’abrogazione della legislazione che prima consentiva alle coppie minorenni di sposarsi.
Inoltre è stata introdotta la possibilità di chiedere protezione dai familiari violenti per chi è vittima di abusi domestici.
L’organizzazione nazionale di sostegno alla violenza domestica in Irlanda la Women’s Aid attraverso la sua Direttrice, Margaret Marin, ha precisato che la legge deve essere pratica per proteggere efficacemente chi subisce una violenza: ”Deve essere positiva, deve essere pratica e deve mettere le vittime e i loro figli al sicuro. Ciò che è stato promesso sulla carta deve essere concretizzabile per proteggere efficacemente chi subisce violenza domestica. Le donne devono avvertire un cambiamento veloce”.
Womens’ Aid nel 2017 ha ricevuto 15.833 segnalazioni di violenze domestiche, tra cui 10.281 di abusi emotivi. In una ricerca realizzata nel 2014 dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali sulla violenza contro le donne ha riscontrato che:
Ci sono altri paesi dove la violenza psicologica è considerata un reato. Per esempio in Francia il reato è punito con tre anni di prigione ed una multa salata (45 mila euro). In Inghilterra e nel Galles è già reato dal 2015 ed in Scozia nell’ultimo anno.
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