La sindrome di Hikikomori, isolamento o ritiro, in Giappone è la dipendenza grave da web, spesso legata agli adolescenti, che genera un isolamento sociale. I sintomi sono la letargia, la depressione, l’incomunicabilità, l’isolamento sociale ed i disturbi ossessivo-compulsivi.
Casi gravi si manifestano quando le persone non escono di casa, abbandonano la scuola, il lavoro, la cura di se stessi ed il rapporto con la società, comunicando solo attraverso il web.
Un caso grave si è verificato in Puglia, dove un’intera famiglia avrebbe vissuto per due anni e mezzo in casa, schiava del web. Genitori e figli si sono nutriti solo di merendine, caramelle e biscotti che provvedeva ad acquistare la figlia più piccola.
A scoprire le terribili condizioni di vita di questa famiglia sono stati gli assistenti sociali, allertati dagli insegnanti della bambina.
Una vicenda che ha coinvolto un’intera famiglia del Salento, padre di 40 anni, madre di 43, figlio di 15 anni e la piccola di 9 anni. Il padre percepiva una piccola pensione che ha permesso loro di sopravvivere in questa situazione.
Il padre, la madre ed il figlio trascorrevano le loro intere giornate davanti al computer, tra giochi e navigando sul web. Interagivano con il mondo circostante solo attraverso il mondo virtuale.
Non avevano un’igiene personale, non avevano i ritmi del sonno e non si alimentavano correttamente, mangiando solo cibo poco salutare e davanti allo schermo di un computer.
Il figlio 15enne avrebbe anche rischiato di cadere nella trappola della Blue Whale o balena blu, gioco folle che porta gli adolescenti al suicidio. Il ragazzo ha vissuto davanti al suo laptop nutrendosi sporadicamente e senza lavarsi, finendo così per essere sotto peso e mal nutrito.
L’unica che usciva di casa era la bambina di 9 anni che andava a scuola. In queste uscite era lei che si occupava della “spesa” che consisteva nell’acquisto di merendine, biscotti e caramelle.
Le condizioni igieniche della bambina hanno insospettito gli insegnati che hanno deciso di allertare i servizi sociali.
La mancanza di igiene, di alimentazione e di cura del proprio corpo ha fatto si che il ragazzo abbia dovuto intraprendere un processo di fisioterapia per rimettere in movimento gli arti. Inoltre il piede negli anni è cresciuto di due numeri, ma le scarpe sono rimaste le stesse.
Quando ad ottobre è entrato in comunità aveva dei piedi completamente piagati e con gravi infezioni, curate una forte terapia antibiotica.
I genitori sono stati affidati a psicologi e psicoterapeuti che hanno avuto il compito di allontanarli dalla dipendenza patologica dal web.
La Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, la Fnomceo, proprio a proposito della sindrome di Hikikomori aveva lanciato un’allarme negli anni passati: “Si tratta di una delle forme emergenti di dipendenza che sta lievitando, purtroppo, e che spesso viene confusa con situazioni psicopatologiche diverse. Una dipendenza che va affrontata e prevenuta innanzitutto attraverso la conoscenza del fenomeno, che è invece ancora sottaciuto”.
Voi unimamme cosa ne pensate dalla vicenda?
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