Neonato abbandonato tra i rifiuti in una città del Sudafrica: è vivo per miracolo
Una storia terribile che viene dal Sudafrica, ma che per fortuna non ha avuto le conseguenze tragiche che ci si sarebbe potuti aspettare in casi come questi. Un neonato è stato messo in un sacco di plastica e poi gettato nella spazzatura. È accaduto a Verulam, città sudafricana a Nord di Durban. Il piccolo è sopravvissuto ed è stato molto fortunato.
Lo hanno trovato trai rifiuti che ancora respirava, era un neonato chiuso in un sacco di plastica e abbandonato tra la spazzatura lungo una strada. È accaduto lunedì 14 gennaio a Verulam, città del Sudafrica vicino a Durban, nell’immediato entroterra della costa orientale del Paese. La fortuna del piccolo è che si è accorto di lui un passante, che lo ha sentito piangere e ha chiamato la polizia. Se non lo avesse sentito, di lì a poco sarebbe passato il camion della raccolta dei rifiuti e per il bambino non ci sarebbe stato scampo.
Sul posto è giunto personale di sicurezza della Reaction Unit Sud Africa, polizia locale. Gli agenti hanno aperto il sacchetto di plastica e all’interno ci hanno trovato il neonato, tutto sporco e con il cordone ombelicale ancora attaccato.
Appena l’ambulanza è giunta sul posto, i paramedici hanno soccorso il piccolo, stabilizzandolo e perfino rimuovendo dei rifiuti dalla sua pelle. Le condizioni del neonato erano critiche, ma per fortuna si è salvato.
Se gli operai impegnati nella raccolta dei rifiuti non si fossero accorti del neonato, il piccolo sarebbe andato incontro a morte certa. Trattato come un rifiuto.
Dopo i soccorsi sul posto, il neonato è stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto alle cure necessarie. Ora le sue condizioni di salute sono buone.
La polizia ha fatto scattare subito le indagini per risalire alla madre, che è stata trovata in poco tempo. La donna, 31 anni, ha già due figli, una bambina di 9 anni e un bambino di 11 anni e avrebbe partorito il suo terzogenito un casa, in bagno, mentre i figli erano a scuola e i genitori con cui la donna vive erano al lavoro. La donna abita vicino al luogo dove è stato abbandonato il suo figlioletto appena nato ed è stato possibile risalire a lei grazie alle testimonianze dei vicini di casa.
Pare che la madre del neonato fosse in cura per la depressione. La donna è stata accusata di abbandono di minore e il 16 gennaio è comparsa davanti al tribunale di Verulam, che l’ha rilasciata su cauzione. Il nome non è stato reso pubblico per proteggere il neonato e gli altri figli minori.
Durante l’udienza, la donna è rimata in silenzio, con le mani davanti a sé e guardandosi intorno nell’aula di tribunale, come riferisce il Times Live, edizione sudafricana del Times. Il suo avvocato ha dichiarato davanti alla corte che la donna era in cura per la depressione. Poi ha spiegato che la sua cliente è disoccupata ed è mantenuta dai suoi genitori, presenti in aula.
In attesa del processo, la donna resterà libera su cauzione. La pubblica accusa non ha fatto opposizione a concedere la libertà alla mamma.
La portavoce della polizia, colonnello Thembeka Mbele, ha detto che il neonato è stato ritrovato vicino a una pattumiera nel sobborgo di Everest Heights. Un caso di abbandono, che ha poi portato all’arresto della madre del bambino. “Abbiamo ricevuto una chiamata da un membro della pubblica sicurezza (Reaction Unit Sud Africa) che chiedeva assistenza dopo che un raccoglitore di rifiuti ha sentito un bambino piangere in un sacco della spazzatura che era legato e scaricato sul ciglio della strada“, ha riferito la polizia in una nota. Il neonato è stato estratto dal sacco della spazzatura dal personale della Reaction Unit Sud Africa.
Quando i medici sono arrivati, il bambino era nel sacchetto avvolto in un indumento di jeans. I sanitari hanno tagliato il cordone ombelicale. Fortunatamente il piccolo non aveva lesioni.
Il neonato è vivo per miracolo, perché la ditta di raccolta dei rifiuti stava per arrivare con il camion e ritirare i sacchi della spazzatura lasciati sulla strada. Se il neonato non fosse stato trovato in tempo, sarebbe finito con il sacco nel vano di raccolta dei rifiuti del camion.
La mamma tornerà davanti al tribunale di Verulam il 30 gennaio.
Che dire unimamme? Per fortuna è andata bene e il piccolo è scampato ad una fine atroce.
Questa storia ricorda quella che vi abbiamo raccontato poco prima di Natale, quando un altro neonato abbandonato fu ritrovato vivo per miracolo, dopo essere stato gettato nel wc del bagno di un treno in India.
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