Bambina non vaccinata contrae la meningite e rischia di morire. Una brutta storia che viene da Bologna.
Una bimba di soli 10 mesi ha contratto la meningite da Haemophilus influenzae tipo b, malattia dalla quale non era stata vaccinata, nonostante sia inclusa nel vaccino esavalente obbligatorio. La piccola è stata ricoverata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove ha trascorso una settimana in terapia intensiva, per poi essere trasferita nel reparto di pediatria Gozzadini, dove è rimasta ricoverata due mesi.
Un vero e proprio calvario per questa piccina di nemmeno un anno, che si sarebbe potuto evitare se la bambina fosse stata vaccinata. Quello che è più sconvolgente, però, è che i genitori hanno rifiutato la vaccinazione per la figlia anche dopo la malattia. I genitori hanno altri due figli più grandi nemmeno loro sono stati vaccinati.
Una bambina di 10 mesi ha rischiato la vita a causa di una meningite provocata dal batterio Haemophilus influenzae tipo b. Un batterio per il quale è disponibile il vaccino, incluso nell’esavalente, il vaccino obbligatorio che viene somministrato ai neonati con la prima dose già dal terzo mese di vita. La piccola però non era vaccinata e ha dovuto affrontare una malattia molto grave per la quale ha rischiato di morire.
La vicenda viene da Bologna e la bambina è stata ricoverata all’Ospedale Sant’Orsola. La piccola ora sta meglio ed è stata già dimessa una settimana da, ma la le vicenda è stata resa pubblica solo in questi giorni, quando era già tutto finito, per via della delicatezza del caso e per tutelare la riservatezza della bambina e della sua famiglia.
La bambina è stata ricoverata prima in terapia intensiva, poi nel reparto di pediatria del padiglione “G. Gozzadini” dell’ospedale, dove ha trascorso due mesi. Un ricovero molto lungo per una malattia grave che avrebbe potuto ucciderla e che si poteva evitare se la bambina fosse stata vaccinata, come da Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019. La bambina però non era vaccinata, per scelta dei genitori, a quanto risulta. Genitori che non l’hanno voluta vaccinare nemmeno dopo che ha rischiato di morire.
Un esito sconfortante per una vicenda che seppure nell’estrema gravità, di una malattia come la meningite in una bambina così piccola, si era conclusa positivamente per la piccola. Purtroppo, però, non è stata di lezione per i genitori.
La vicenda risale allo scorso ottobre quando la piccola arrivò al pronto soccorso in pericolo di vita. Come hanno spiegato i sanitari, “era in uno stato soporoso e non riusciva più ad alimentarsi“. I medici hanno così deciso per il ricovero immediato in rianimazione pediatrica, dove la bambina è rimasta una settimana. Qui, grazie alle cure tempestive i medici le hanno salvato la vita, evitando un esito che avrebbe potuto essere fatale.
Dopo le prime cure d’urgenza, la bambina è stata sottoposta a lunghe terapie nel reparto di pediatria e “ha dovuto anche affrontare un intervento chirurgico“, come ha spiegato al Resto del Carlino di Bologna il professor Marcello Lanari, direttore della Pediatria d’urgenza e del Pronto soccorso pediatrico.
La piccola ha dovuto trascorrere due mesi in pediatria ed è stata dimessa solo con il nuovo anno, a metà gennaio. Durante il ricovero, e superata la fase critica, i medici hanno consigliato ai genitori della bambina di farle iniziare il ciclo delle vaccinazioni. Purtroppo, ha detto il professor Lanari, non sono riusciti a convincerli e nemmeno i figli più grandi della coppia sono vaccinati. “Forse rimarranno della loro idea – ha aggiunto il professore -, hanno addotto come motivazione il fatto che un loro parente avrebbe avuto una reazione dopo una vaccinazione“, è stata la spiegazione dei genitori per non vaccinare la figlia, nonostante tutto quello che aveva appena subito. “Tuttavia, per noi pediatri, che abbiamo a cuore la difesa dei bambini, è una sconfitta“, ha concluso sconfortato Lanari.
Non è difficile capire lo stato d’animo del medico e degli altri sanitari che si sono prodigati per salvare la vita alla piccola e prestarle tutte le cure necessarie.
Ricordiamo che il calendario vaccinale prevede tre dosi del vaccino esavalente, che contiene l’anti Haemophilus influenzae tipo b, nel primo anno di vita: al terzo, quinto e undicesimo mese di età del bambino. La vaccinazione è obbligatoria per i nati dal 2001 ed è gratuita.
La bambina, dunque, avrebbe dovuto essere vaccinata. Ci spiace dirlo, ma se le cose stanno come ha raccontato Il Resto del Carlino, i genitori con la loro scelta hanno messo in pericolo la vita della loro figlia e sembrano determinati in questo comportamento irresponsabile e senza giustificazioni. Non vorremmo formulare giudizi, ma di fronte a questi casi è la vita dei bambini ad essere più importante e ci teniamo a ribadire l’importanza della vaccinazione.
Voi che ne dite unimamme?
Un caso opposto, nelle conclusioni, è invece quello della ragazza che su Facebook ha raccontato che il vaccino le ha salvato la vita dalla meningite. Così come il caso di mamma Valeria di Roma che ha perso il figlio di 15 anni per colpa della meningite, non vaccinato non per scelta, ma forse per scarsa informazione e che nonostante l’immenso dolore ha deciso subito di mettersi a disposizione per diventare una testimonial dei vaccini nelle scuole.
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