Benedetta Rosatello è una studentessa universitaria diciannovenne che, con un messaggio su Facebook, ha spiegato cosa le è accaduto ultimamente.
Benedetta, originaria di Lagnasco, nel cuneese studia presso l’Università degli studi di Padova. Una settimana fa è stata ricoverata per meningite prima all’Ospedale Sant’Antonio e poi presso l’Azienda Ospedaliera di Padova.
Ecco le sue parole:
“Ciao a tutti,
Come forse alcuni di voi già sanno, sono stata di recente ricoverata per meningite, prima all’Ospedale S. Antonio, poi all’Azienda Ospedaliera di Padova, città in cui mi sono trasferita per studiare.
La mia intenzione, con questo post, non è fare discorsi “politicizzati”. Rispetto le idee di tutti, così come pretendo che vengano rispettate le mie. Desidero semplicemente gettare un po’ di luce sulla mia vicenda.
Sono stata colpita una settimana fa da meningite batterica da meningococco di ceppo B, una forma piuttosto rara e, nella maggior parte dei casi, fulminante. Ancora non avevo il vaccino per il ceppo B nello specifico, ma ero già protetta grazie al tetravalente contro i ceppi A, C, Y e W. Con ogni probabilità, proprio questo mi ha salvata concedendomi il tempo di arrivare in ospedale dove ho potuto iniziare da subito le cure necessarie.
Ho sentito che il mio caso clinico è diventato quasi “famoso”; al di là della curiosità medica, mi piacerebbe che questa mia vicenda venga presa come esempio del fatto che a volte semplici gesti quotidiani, come potrebbe essere stato per me andare a studiare in biblioteca, possano avere risvolti inaspettati.
Spesso ci dimentichiamo di questi pericoli che si celano nel mondo microscopico, viviamo le nostre vite, com’è giusto che sia, continuaiamo a fare progetti per il futuro, amiamo, ridiamo, piangiamo e ci arrabbiamo. Tuttavia, non dovremmo mai scordarci che siamo esseri umani, non macchine impeccabili e prive di punti deboli.
Proprio per questo, sono convinta che sia importantissimo tutelare noi stessi e la nostra famiglia, perché ogni vita vale la pena di essere vissuta e trovo assurdo che, nonostante gli enormi progressi raggiunti in campo medico, si continui ad essere restii e diffidenti. Nessuna scienza è esatta, ma ciò non significa che bisogna rifuggire in toto i potentissimi strumenti di prevenzione sanitaria di cui siamo in possesso.
Concludo ringraziando tutti i medici e gli infermieri che in questi giorni si sono presi cura di me in maniera impeccabile; i miei coinquilini, Francesco, Sonia e Chiara, che mi hanno salvato la vita portandomi tempestivamente in ospedale, e tutti gli amici e famigliari che, standomi accanto, mi hanno dato la forza di combattere contro la mia malattia.
Sentitevi liberi di condividere questo post, se ne avete il desiderio.
Grazie a tutti di cuore,
Bennie
Unimamme, il messaggio di Benedetta su Facebook ha raggiunto 768 Like e 341 condivisioni.
Secondo voi le sue parole serviranno a qualcuno per rivalutare le proprie opinioni sui vaccini?
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