Influenza: si avvicina il picco, quasi 3 milioni di casi e 23 morti. Gli ultimi dati aggiornati.
Crescono a vista d’occhio i casi di influenza in Italia, anche se il picco non è ancora arrivato, o meglio non è ancora stato registrato, perché i dati di questi giorni si riferiscono alla settimana scorsa, ed essendo atteso verso la fine del mese è probabile che sia in corso in questi giorni. Come molte di voi uniamme si saranno accorte, dai malati in casa o tra le persone di vostra conoscenza. Molte persone sono a letto con l’influenza
Nel frattempo sono oltre 500mila i casi di influenza registrati in Italia nella terza settimana dell’anno dal Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza, Influnet. I dettagli.
Crescono rapidamente i casi di influenza in Italia, registrati dal Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza, Influnet e riportati sui portali web dell’Istituto Superiore di sanità (ISS).
Nella seconda settimana di gennaio sono stati registrati 431mila casi di influenza, nella terza settimana, dal 14 al 20 gennaio, abbiamo avuto 571.000 casi in Italia, con una incidenza di 9,45 casi per mille assistiti. Dall’inizio della sorveglianza, sono stati rilevati circa 2.837.000 casi di influenza. Il picco, tuttavia, è atteso a fine gennaio. Comunque ci stiamo avvicinando.
Nella terza settimana di gennaio, infatti, c’è stato un brusco aumento del numero di casi di sindrome influenzale, in particolare nella fascia di età pediatrica sotto i cinque anni, per la quale l’incidenza è passata da 16 a 28,29 casi per mille assistiti. Tanti bimbi piccoli sono a letto malati.
Nelle altre fasce di età l’incidenza è: 12,98 in quella da 5 a 14 anni; di 8,76 casi su mille assistiti in quella da 15 e 64 anni e di 3,97 casi ogni mille in quella pari o superiore a 65 anni. Gli anziani sono i meno colpiti grazie al vaccino antinfluenzale.
Le Regioni italiane maggiormente colpite dal contagio della malattia sono: Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania e Sicilia. Dal Centro-Sud i contagi sono in aumento anche al Nord.
Nella settimana dal 14 al 20 gennaio 2019, terza dell’anno, inoltre, sono stati segnalati 125 casi gravi da influenza confermata, di cui 23 deceduti. Casi gravi e decessi registrati da ottobre 2018, inizio del periodo di sorveglianza. Durante la seconda settimana del 2019, la mortalità è stata inferiore al dato atteso, con una media giornaliera di 244 decessi rispetto ai 262 attesi. Come riporta il bollettino FluNews-Italia.
In questa stagione influenzale prevalgono due virus: l’A-H3N2, rischioso per gli anziani e l’A-H1N1, diffuso di più al Sud. Quest’anno, inoltre, l’influenza dovrebbe colpire in Italia circa 5 milioni di persone, ma dovrebbe essere di media intensità, più leggera di quella della scorsa stagione che invece è stata particolarmente pesante e aveva contagiato 7 milioni di persone.
Nella terza settimana del 2019 di sorveglianza virologica, si osserva un ulteriore incremento dei campioni positivi all’influenza. Tra questi, i virus di tipo A sono largamente dominanti (99%) sui virus B. Nell’ambito dei virus di tipo A, i ceppi A(H1N1)pdm09 sono prevalenti (58%), rispetto ai virus di sottotipo A(H3N2) (34%).
Sempre nella terza settimana del 2019, segnala Influweb, circa il 73% dei casi di sindrome simil-influenzale non è stato visitato da un medico del Servizio sanitario nazionale, ma i contagiati riferiscono di aver avuto una sindrome simil-influenzale.
Altre informazioni le trovate su: www.influweb.it
Che dite unimamme? L’influenza è arrivata anche a casa vostra?
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