Il patrigno del bimbo ucciso con un manico di scopa fornisce ulteriori dettagli.
Unimamme, la vicenda del patrigno che ha massacrato di botte un figlio e ne ha mandata un’altra un ospedale, continua ad arricchirsi di macabri particolari.
Il piccolo Giuseppe si sarebbe potuto salvare se soltanto la mamma o il suo convivente avessero chiamato prima i soccorsi o l’avessero portato in ospedale.
Il piccino sarebbe morto per emorragia interna o frattura della base cranica ed è rimasto ad agonizzare sul divano per ore mentre madre e patrigno tentavano di medicarlo con una pomata.
Ora Tony Essoubti Badre, il patrigno è in carcere dove viene sorvegliato a vista per impedire ritorsioni da parte degli altri galeotti.
Ieri ha parlato con i gip Santoro. Dalla sua confessione sono emersi altri raccapriccianti particolari sulla vicenda.
“Ho fumato diversi spinelli, come faccio ogni giorno. Poi ho perso la calma”.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi ulteriori e compromettenti dettagli ammessi da Badre di cui si parla su Tgcom24?
Noi vi lasciamo con il precedente aggiornamento in cui Badre ammetteva di aver picchiato i figliastri.
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