La preside di una scuola ha deciso che, per non scoraggiare i ragazzi, in pagella sarà ammesso solo il 5. Voti inferiori saranno trasformati nel “5”.
In una scuola storica di Roma, il “Viscontino”, la preside, Rossana Piera Guglielmi, fa una richiesta ai docenti delle classi di prima media: “Va bene l’insufficienza se meritata, purché il voto in pagella non sia inferiore al 5″. La decisione, presa dalla preside, riguarderà soltanto il primo quadrimestre della prima media.
La dirigente è preoccupata per il numero di ragazzi, che scoraggiati da un brutto voto decidono di abbandonare gli studi: “Troppi studenti abbandonano la scuola per un 4 in pagella”.
I docenti sono rimasti molto perplessi a seguito della decisione della preside, in quanto temono una mancanza di meritocrazia.
La preside del “Viscontino” di Roma, la scuola media che si trova al centro di Roma e legata al Liceo Visconti, ha rivolto al corpo docenti, del primo anno della scuola media, una richiesta che li ha lasciati perplessi. La preside ha chiesto ai docenti di non dare voti in pagella al di sotto del 5, almeno nel primo quadrimestre.
Nella circolare si legge: “In prossimità della chiusura del primo quadrimestre, si ricorda a tutti gli insegnanti della scuola secondaria che è stato unanimemente condiviso un criterio di valutazione in base al quale non si può attribuire il voto corrispondente a 4/10 (o inferiore a questo) agli alunni delle classi prime. Le valutazioni insufficienti a chiusura del primo quadrimestre, per gli alunni delle classi prime, corrispondono unicamente al voto 5/10″.
Va bene l’insufficienza se meritata, ma il voto in pagella non deve essere inferiore al 5. I docenti non hanno preso bene l’indicazione, in quanto secondo loro livellare tutte le insufficienze al “5 politico” è ingiusto verso chi ha insufficienze meno gravi.
Per la preside il “5 politico” è un modo per non scoraggiare i ragazzi, chi è stato valutato con un’insufficienza può impegnarsi per recuperare il voto negativo. La dirigente vuole incoraggiare i ragazzi che spesso abbandonano la scuola a causa di un cattivo voto: “Troppi studenti abbandonare la scuola per un 4 in pagella e che un alunno valutato con un 2 o un 3 non ce la farà a recuperare, è provato“.
Alla notizia della decisione della preside dell’istituto romano, ci sono stati diversi commenti.
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli è d’accordo con la preside: “È una legittima e ragionevole scelta, parliamo di ragazzini di prima media“.
L’ex responsabile scuola di Forza Italia, Elena Centemero: “Sono contraria ai voti gravemente insufficienti, un quattro è già forte e su un adolescente ha un effetto scoraggiante. La valutazione del primo quadrimestre, poi, è intermedia, parziale“.
Infine per il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti la decisione è strana: “La scelta è un po’ strana, per legge i voti vanno dall’1 al 10, ma comprendo che non è mai cosa semplice ricevere una brutta valutazione. Gli studenti devono capire che il voto non è un giudizio sulla loro persona“.
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