Un bambino di 8 anni è stato trovato che camminava, lungo la statale di Carmagnola, da solo al freddo. La mamma, una donna rom bosniaca, non lo vuole più.
Gli agenti della Polizia di Carmagnola, un paese tra Cuneo e Torino, hanno trovato un bambino che camminava, da solo, lungo la strada provinciale.
L’accaduto è avvenuto il 23 dicembre, il bambino di 8 anni ha dichiarato agli agenti che la madre non lo voleva più e lui era in cerca di altri parenti.
La donna non vuole più tenere con se il bimbo ed è stata denunciata per abbandono di minori.
Un bambino di 8 anni, la notte del 23 dicembre camminava, da solo, lungo la strada provinciale di Carmagnola. La polizia municipale ha trovato il bambino che vagava al gelo, con indosso solo un maglioncino di lana. Ha rischiato di essere investito dalle automobili che correvano a grande velocità.
Il bambino ha dichiarato di essere in cerca dei suoi parenti perché la madre, una donna rom bosniaca di 38 anni, non lo voleva più.
Dalle indagini, la polizia è risalita alla donna che ha confermato la versione del bambino, che in un primo momento sembrava essere una bugia. La donna risiede a Chieri, non vive più con il padre del bambino, ma con un compagno. Non vuole più riprendere il ragazzino a casa con lei e ha dichiarato: “Dopo tutto, abita con i nonni da un bel pezzo”. La donna verrà denunciata per abbandono di minore.
Una volta che la notizia si è diffusa, in paese sono molte le persone che si sono rese disponibili per aiutare il bambino.
Il sindaco, Ivana Gaveglio, ha dichiarato che è diventato la mascotte della polizia municipale: “È un ragazzino tenerissimo e tranquillo. In tanti si sono prodigati per procuragli cibo, vestiti e cose di prima necessità. È intervenuta anche la Caritas. Ora si trova in una casa protetta. Attendiamo le determinazioni del tribunale per i minorenni”.
Da ulteriori indagini si è saputo che il padre è un bosniaco, di 38 anni, che attualmente dovrebbe trovarsi in una zona non conosciuta della regione Campania. Esiste un certificato di nascita, ma niente di più. Non ha mai frequentato la scuola.
Il Sindaco fa sapere che si trova bene nella casa famiglia dove è stato portato: “È una storia da spezzare il cuore, l’importante è che stia bene. Nella casa in cui è stato portato si sente accettato e inserito. Questo è positivo. Eppure, con tutta la buona volontà e tutto l’ottimismo di cui siamo capaci, non possiamo nasconderci il fatto che il suo percorso, in futuro, sarà in salita. Bisognerà dotarlo degli strumenti per affrontarlo”.
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