Bambino di 8 anni abbandonato dalla mamma: boom richieste di adozione. Forse affidato ai nonni.
Vi abbiamo raccontato la sconvolgente vicenda del bambino di 8 anni abbandonato in strada dalla mamma a Carmagnola, in provincia di Torino. Il piccolo era stato trovato dalla polizia locale mentre vagava da solo lungo una strada provinciale e agli agenti ha detto che la madre non lo voleva più e lui stava cercando altri parenti.
Era il 23 dicembre scorso e il bambino non aveva con sé nemmeno un cappotto, ma solo un maglioncino di lana. Gli agenti in un primo momento non hanno creduto al racconto del piccolo, tanto pareva inverosimile. Poi, però, quando sono andati dalla madre, lei ha confermato tutto: “Abita con i nonni da un bel pezzo“, ha detto giustificandosi e rifiutandosi di riprendere il figlio con sé.
Una storia che ha dell’incredibile, ma che è vera. La madre del bambino, una rom bosniaca di 38 anni che vive in una vecchia cascina a Chieri, stava cercando di rifarsi una vita con un nuovo compagno e non voleva più il figlio con sé. Pare che il suo nuovo compagno non lo volesse. La donna è stata denunciata per abbandono di minore.
Il padre del bambino è anche lui bosniaco e ha 38 anni, non è stato ancora rintracciato, ma dovrebbe vivere in Campania.
Nel frattempo per il piccolo di 8 anni, a cui è stato dato il nome di fantasia Andrea, si è messa in moto la macchina della solidarietà. I servizi sociali del comune di Carmagnola hanno preso in carico il caso del bambino, che è stato portato in una casa protetta a Torino, mentre molte persone si sono fatte avanti per aiutare il piccolo abbandonato dalla mamma. Sono arrivate anche moltissime richieste di adozione.
La storia del piccolo Andrea, il bambino di 8 anni abbandonato per strada dalla mamma che non lo voleva più con sé, ha commosso tutta Italia e soprattutto i residenti di Carmagnola e dintorni, dove il bambino è stato trovato mentre vagava per strada da solo. Subito sono arrivate tantissime richieste di adozione, da parte di persone che si sono offerte per prendersi cura del piccolo.
Prima ancora di queste richieste, è arrivata quella dei nonni paterni del bambino, che si erano già occupati di lui e vorrebbero riaverlo in casa. I nonni hanno spiegato di aver tagliato tutti i ponti con la madre del bambino e hanno detto che quando stava con loro Andrea aveva anche iniziato a frequentare la scuola. Quando stava con la madre invece no.
I nonni, che vivono in una casa acquistata da poco, hanno detto di volere molto bene ad Andrea e di essere pronti a occuparsi di lui e crescerlo. Come mai, allora, il bambino non era con loro? I nonni hanno spiegato che la madre aveva ripreso il figlio con sé poco prima di Natale, perché voleva che il bambino trascorresse le vacanze con lei, poi però non lo ha più riportato dai loro. I nonni avranno pensato che forse il bambino voleva stare con la mamma. Comunque, questo sarebbe il motivo per cui il piccolo Andrea non era con loro e la spiegazione del fatto che loro non lo hanno abbandonato.
In ogni caso, la decisione se affidare Andrea ai nonni o darlo in adozione spetterà al Tribunale dei Minori. Nel frattempo, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la vita di Andrea prima dell’abbandono da parte della mamma e stanno anche cercando il padre, al momento irreperibile. La vita del piccolo Andrea, infatti, è avvolta dal mistero. Il bambino è nato in Campania, a Maddaloni, in provincia di Caserta, poi avrebbe vissuto per un periodo a Napoli e quindi a Chieri. Il padre non risulta dal suo atto di nascita, così come non risultano denunce sull’abbandono scolastico a Chieri, che sarebbero obbligatorie se il bambino fosse stato iscritto all’anagrafe e non avesse frequentato la scuola.
I nonni hanno detto che il bambino avrebbe frequentato la scuola nei sei mesi che ha abitato con loro, ma il racconto è poco credibile per gli agenti della polizia municipale che lo hanno soccorso. Il bambino, infatti, nonostante gli 8 anni di età non sa scrivere il suo nome e se avesse mancato di frequentare la scuola per lunghi periodi o o fosse stato iscritto in ritardo, si sarebbe saputo.
Ora il piccolo Andrea è stato trasferito in una casa protetta a Torino, gestita da suore. Qui il bambino viene riempito di cure e attenzioni, per fargli dimenticare l’abbandono e i difficili mesi che hanno lo hanno preceduto.
Nel frattempo la comunità della provincia di Torino ha adottato idealmente il piccolo Andrea, offrendo aiuti di ogni tipo, oltre alle numerose richieste di adozione.
Che pensate di questa storia unimamme? Impossibile restare indifferenti.
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