A Bologna a seguito di un parto cesareo d’urgenza un neonato è morto e la mamma è in terapia intensiva. Il ministero farà un’ispezione per far chiarezza.
Una donna di 33 anni ha subito un parto cesareo d’urgenza alla 33esima settimana di gestazione. L’accaduto è successo sabato notte a Bologna. La donna a seguito del parto cesareo versava in gravi condizioni per un’infezione respiratoria e sistemica. Purtroppo per il bimbo non c’è stato nulla da fare poiché quando è nato era già morto.
La donna è tutt’ora ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva all’Ospedale Maggiore di Bologna e la prognosi rimane riservata, anche se le condizioni di salute stanno migliorando.
La notizia è stata diramata dall’Ausl di Bologna riferendo che “la famiglia ha espresso la volontà di mantenere il massimo riserbo sulla vicenda. L’Azienda si unisce alla richiesta dei famigliari manifestando nuovamente la propria vicinanza e cordoglio per quanto accaduto“.
Una donna di 33 anni è stata ricoverata per un’infezione respiratoria e sistemica dopo un parto cesareo d’urgenza.
Secondo l’Ausl, al momento del parto, il bimbo era già morto. L’accaduto è successo all’Ospedale Maggiore di Bologna. Col passare del tempo il quadro clinico della donna è migliorato anche se la prognosi è riservata.
L’Ausl ha cercato di ricostruire la vicenda. Sembrerebbe che la donna già nel pomeriggio del 2 febbraio si fosse recata in pronto soccorso ginecologico del Maggiore, ma qui non è stata presa in carico. Successivamente si è recata, di sua iniziativa, al pronto soccorso di Vergato e da li è stata trasferita nuovamente in ambulanza all’ospedale bolognese.
La direzione dell’ospedale ha segnalato il caso alla Regione e Procura che hanno avviato un’indagine interna. La procura di Bologna, a seguito della ricostruzione dell’Ausl deciderà se aprire un fascicolo. Intanto i Nas dei carabinieri, hanno avviato le indagini.
Anche il ministro della Salute, Giulia Grillo, fa sapere che ci sarà un’ispezione ministeriale: “invierà un’ispezione ministeriale per fare chiarezza“. Il ministro sta “seguendo costantemente la vicenda fin da ieri, assieme ai tecnici del ministero“.
L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, ha annunciato che la Regione Emilia-Romagna ha istituito una “commissione clinica” esterna all’Ausl di Bologna. Il compito di questa commissione è quello di accertare eventuali carenze assistenziali.
Il ministro Venturi vuole far luce sui fatti avvenuti in ospedale: “Attenderemo tutte le relazioni e l’esito degli approfondimenti, ma è assolutamente necessario capire cosa è accaduto sabato scorso al pronto soccorso ostetrico“. Inoltre ha assicurato che: “Se verranno verificate eventuali sottovalutazioni o, ancor peggio, omissioni assistenziali, saremo inflessibili, perché chi non agisce con estrema professionalità correttezza e mettendo al primo posto, sempre, la salute e la cura del paziente, non può stare in ospedale“.
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