Epidemia di influenza: crescono i casi gravi e i decessi da inizio stagione. Solo nell’ultima settimana 13 decessi.
Vi abbiamo già segnalato i dati sulla diffusione dell’influenza in Italia nella quinta settimana del 2019, tra gennaio e febbraio, segnalati dal rapporto Influnet. Ora sono usciti anche i dati aggiornati da FluNews-Italia sui casi gravi e i decessi provocati dall’epidemia influenzale di stagione. Ecco tutte le ultime informazioni.
Com’era prevedibile, è stato registrato un aumento dei casi gravi e dei decessi causati dall’influenza nell’ultima settimana di gennaio, a cavallo con l’inizio di febbraio, la quinta dell’anno settimana del 2019 di sorveglianza epidemiologica. Sono stati segnalati 282 casi gravi da influenza confermata di cui 51 deceduti. Si tratta dei casi gravi e dei decessi dall’inizio della sorveglianza, iniziata a ottobre 2018.
Nella quarta settimana dell’anno, i casi gravi registrati erano stati 191, mentre i decessi 39. C’è stato dunque nell’ultima settimana (28 gennaio – 3 febbraio) di monitoraggio un brusco aumento di casi gravi e decessi, in coincidenza con il picco stagionale: 92 casi gravi e 13 morti solo nella quinta settimana del 2019.
Nella settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio 2019 sono stati registrati 832.000 casi di influenza, il numero più alto in una settimana dall’inizio della stagione epidemica, in totale 4.478.000 casi dall’inizio della sorveglianza. Una crescita continua dei casi di influenza, con la curva epidemica che dovrebbe aver raggiunto il picco stagionale.
Come abbiamo già detto, in questa stagione influenzale 2018/2019, prevalgono due virus: l’A-H3N2, rischioso per gli anziani e l’A-H1N1, diffuso di più al Sud. Quest’anno, l’influenza dovrebbe colpire in Italia circa 5 milioni di persone, ma dovrebbe essere di media intensità, più leggera di quella della scorsa stagione, che invece è stata molto più pesante e aveva contagiato 7 milioni di persone.
La registrazione delle forme gravi e complicate di influenza si basa sulle segnalazioni al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità dei casi gravi di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano il ricovero in Unità di terapia intensiva (UTI) e/o, il ricorso alla terapia in Ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO).
Dicevamo che da ottobre 2018, inizio della sorveglianza integrata, sono stati segnalati 282 casi gravi di influenza confermata in soggetti con diagnosi di Sari (Severe Acute Respiratory Infection-gravi infezioni respiratorie acute) e/o Ards (Acute respiratory distress syndrome-sindromi da distress respiratorio acuto) ricoverati in terapia intensiva, dei quali 52 sono deceduti. I casi sono stati segnalati, finora, da 17 Regioni e Province autonome. Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, 19 hanno necessitato del supporto Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e 208 sono stati intubati. In 198 casi (70%) è stato isolato il virus A/H1N1pdm09, in 27 (10%) il virus A(H3N2) e in 58 (20%) il virus A/non sottotipizzato.
Di questi casi gravi, il 61% è di sesso maschile e l’età media è pari a 61 anni; il 76% dei casi si è verificato in soggetti di età pari o superiore a 50 anni. Tra i deceduti l’età media è pari a 69 anni e il 91% dei decessi si è verificato in soggetti d’età pari o superiore a 50 anni.
Nell’80% dei casi gravi e nell’85% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e l’83% dei casi risulta non vaccinato. Infime, quattro casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza.
E voi unimamme? Avete preso l’influenza o sono stati contagiati i vostri bambini o vostri familiari?
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