L’Ungheria elimina le tasse alle donne che fanno quattro figli. La politica demografica del premier Orban.
In crisi demografica e con molti giovani che lasciano il Paese, l’Ungheria corre ai ripari cancellando le tasse per le donne che fanno quattro figli. La nuova politica del discusso primo ministro Viktor Orban. Ecco di cosa si tratta.
L’Ungheria si trova ad affrontare il grave problema di una crisi demografica, insieme all’abbandono del Paese da parte di un numero sempre più elevato di giovani sotto i 30 anni. Una situazione dovuta alle condizioni economiche e di vita dell’Ungheria che non favoriscono le nascite e fanno scappare i giovani.
Da sempre fortemente ostile all’immigrazione, perfino all’accoglienza dei rifugiati, il governo ungherese guidato dal premier Viktor Orban ha deciso di adottare una politica senza precedenti: cancellare completamente le imposte per le donne ungheresi che faranno quattro figli e introdurre agevolazioni ai prestiti per le famiglie. Basterà? Intanto l’obiettivo dichiarato del governo è: “più bambini ungheresi“.
Orban non vuole assolutamente immigrati nel suo Paese e ne ha data già ampia prova con le sue politiche dure e repressive, anche nei confronti dei rifugiati, ai quali ha chiuso le frontiere. Il primo ministro ha come obiettivo quello di “difendere l’identità ungherese e l’eredità cristiana“.
Per queste ragioni lui e il suo governo hanno deciso di varare un piano per favorire la natalità, a cominciare dal taglio delle tasse.
Le donne con almeno quattro figli non pagheranno l’imposta sul reddito, mai, sarà cancellata per sempre per loro. Questo almeno negli annunci del governo ungherese. Inoltre, le nuove famiglie potranno chiedere un prestito statale fino a circa 31mila euro a tasso zero.
Tra le altre misure sono previsti:
Queste sono le misure di Viktor Orban per contrastare il calo demografico e la fuga dei giovani dall’Ungheria. Nessuna concessione, invece, ad aperture agli immigrati, siano essi migranti economici o rifugiati. Il premier ungherese vuole contrastare quella che secondo lui è la risposta europea alla bassa natalità, ovvero l’immigrazione.
“In tutta Europa ci sono sempre meno bambini e la risposta occidentale a questo è la migrazione – ha dichiarato Orban nel suo discorso alla nazione -. Vogliono far entrare tanti migranti quante sono le mancate nascite, in modo da pareggiare i conti. Noi ungheresi la pensiamo diversamente: non vogliamo solo numeri, vogliamo bambini ungheresi. La migrazione per noi è una resa“. “Solo gli Ungheresi possono dare un futuro alla propria nazione, non gli immigrati. Noi non accettiamo la tesi secondo la quale l’Occidente si salverebbe dal declino demografico grazie ai flussi migratori. L’Ungheria appartiene agli Ungheresi e deve fare affidamento solo su questi ultimi al fine di perpetuare la propria storia millenaria. Siamo quindi orgogliosi di andare controcorrente“, ha detto ancora Orban.
Non usa mezzi termini il primo ministro ungherese, che riesce ad inserire la sua invettiva contro i migranti anche nelle politiche per la natalità, e critica i Paesi europei a “popolazione mista“, colpevoli di aver dato l’avvio, secondo lui, alla trasformazione della popolazione europea che nei prossimi decenni sarà solo in minoranza cristiana.
Viktor Orban ha annunciato le nuove misure a favore della natalità nell’annuale discorso sullo stato della nazione davanti all’assemblea legislativa nazionale. Nel suo intervento, il premier ha promesso anche interventi governativi diretti a sostegno dell’edilizia popolare e per ridurre “quasi a zero” i costi di luce e gas a carico delle famiglie.
Nel complesso sono 7 le nuove misure annunciate dal governo ungherese per favorire la natalità e dovrebbero entrare in vigore il prossimo 1° luglio:
I nuovi provvedimenti per aiutare le famiglie e favorire la ripresa demografica hanno come obiettivo quello di scongiurare la “scomparsa del popolo ungherese“, una prospettiva non irrealistica. Ogni anno, infatti, in Ungheria si registra un calo della popolazione di 32mila unità, su una popolazione di meno di 10 milioni di persone, e nel giro di trent’anni, secondo una stima delle Nazioni Unite, diminuirà di un milione e mezzo di persone, pari al 15% della popolazione. Una situazione dovuta ai giovani che se ne vanno, in un Paese che non offre molte possibilità, e dei decessi non compensati dalle nuove nascite.
In Ungheria il numero dei figli per donna è molto basso e inferiore a quello media europea. In base ai dati Eurostat, il tasso di fecondità totale in Ungheria è di 1,45 figli per donna, al di sotto della media europea che è di 1,58 figli a donna. Comunque più alto di quello italiano che è solo di 1,3 figli a donna. Mentre il Paese europeo con il più alto tasso di fertilità è la Francia con 1,96 figli a donna.
La notizia la potete leggere sul sito dell’agenzia Agi.
Che ne pensate Unimamme? Credete che l’Ungheria ce la farà ad invertire le tendenze demografiche con queste misure?
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