Ricercatori cinesi e statunitensi hanno messo a punto un nuovo sistema per aiutare i medici, soprattutto i pediatri, a ridurre al minimo gli errori nelle diagnosi. Riducendo gli errori si andranno ad individuare più rapidamente i problemi senza sottoporre i pazienti a terapie inutili. Tutto questo avverrà grazie all’Intelligenza Artificiale che sarà in grado di gestire grandi quantità di dati clinici per poi diagnosticare, con più precisione, la malattia. La nuova tecnologia, descritta su Nature Medicine, è stata testata con successo in ambito pediatrico.
Spesso i medici faticano a riconoscere immediatamente i sintomi di un paziente. Devono, a volte, procedere pet tentativi basandosi su casi precedenti. Tutto ciò è un problema per avere una diagnosi per una cura efficace in poco tempo.
Sembrerebbe che dei ricercatori, dell’Università della California di San Diego e della Yitu Technology di Guangzhou, abbiano trovato un modo per ovviare al problema.
Il team di ricercatori ha individuato nell’intelligenza artificiale, come riportato da Sky tg24, la soluzione al problema. Hanno messo a punto un sistema basato sull’apprendimento automatico utilizzando le cartelle cliniche di 1.3 milioni di pazienti, con meno di 18 anni, di un importante centro medico di Guangzhou. Il materiale sottoposto all’algoritmo comprendeva sia testi scritti dai dottori sia dai risultati di test clinici.
Il capo della ricerca, il dr. Kang Zhang, spiega il perché di questa nuova ricerca: “In un giorno molto intenso si possono visitare anche 80 pazienti, ottenendo moltissime informazioni. Ecco perché noi dottori, in quanto umani, possiamo fare degli errori. L’AI non deve dormire, ha una grande memoria e non perde energia”.
Dopo aver alimentato il sistema di Intelligenza Artificiale con i dati clinici, i ricercatori lo hanno utilizzato per effettuare diagnosi di mononucleosi, rosolia, influenza, varicella e malattia mani-piedi-bocca su nuovi pazienti.
La precisione con la quale l’Intelligenza Artificiale ha interpretato i sintomi è stata molto alta, tra il 90% ed il 97%.
Rispetto a pediatri con poca esperienza l’intelligenza artificiale ha ottenuto risultati migliori, invece medici esperti hanno avuto la meglio sulla nuova tecnologia.
Si pensa che negli anni i pediatri saranno affiancati dalla consulenza dell’intelligenza artificiale per ottenere diagnosi sempre più accurate. Zhang vorrebbe che venisse applicata anche nei pronto soccorsi: “Se ci sono dati, l’AI dovrebbe essere in grado di dire se ci si trova di fronte a situazioni urgenti o se è soltanto un raffreddore”.
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