Una bimba è andata in ospedale con la tachicardia, ma aveva un infarto.
Taya Kauri è una bimba di 9 anni morta prematuramente perché i suoi sintomi sono stati sottovalutati.
La piccola era stata ammessa al Middlemore Hospital, South Auckland con i sintomi di una tachicardia. Inizialmente la mamma Monique pensava che si trattasse di un po’ d’ansia per via della scuola, ma non era così.
Una bambina è morta per una mancata diagnosi
La piccola lamentava un forte bruciore al petto, per questo la mamma ha pensato a un’infezione, così l’ha portata in ospedale.
In ospedale il suo battito era 200 al minuto. I battiti normali per una bambina della sua età sono tra i 70 e i 110.
Purtroppo, a mezzogiorno, è andata in arresto cardiaco. Lo staff ha provato a rianimarla, inutilmente, per 45 minuti.
La bambina è rimasta attaccata ai macchinari fino alle sei del pomeriggio, quando i genitori hanno deciso di “lasciarla andare”.
Era da un anno che Taya aveva problemi di salute, ma i medici li avevano sempre attribuiti all’ansia. Da tempo la bimba diceva di avere la sensazione di fiato corto e di avere poco appetito. Purtroppo, a causa della sua giovane età tutti i sintomi di infarto sono stati sottovalutati.
“Noi siamo stati molto fortunati ad averla, ma ora è in qualche posto migliore perché aveva una relazione con Dio, era molto importante per lei, i medici hanno detto qualcosa riguardo al lato destro del suo cuore che non funzionava correttamente”.
Su Givealittle è stata aperta una raccolta fondi per aiutare i genitori e le 4 sorelline di Taya.
Unimamme, qual è la vostra opinione su questa tragedia raccontata sul Daily Mail?
Noi vi lasciamo con la mamma a cui è stato diagnosticato che il figlio era morto, ma non era vero.