Medico no-vax cerca su Facebook bambino con orecchioni per un esperimento: la richiesta shock che ha indignato la comunità scientifica.
Un messaggio assurdo ha scioccato gli utenti della rete e indignato la comunità scientifica: un noto medico no vax, con un passato da negazionista dell’Aids, ha pubblicato su Facebook un post in cui annunciava di essere alla ricerca di un bambino malato di parotite (orecchioni) da usare in un esperimento. Una richiesta assolutamente illegittima e irrituale nei metodi: un post su Facebook?! In ogni caso, qualunque tipo di “esperimento” sui bambini deve essere autorizzato dalle autorità preposte e svolto secondo precise regole e controlli rigorosi.
Tutto è iniziato lo scorso 22 febbraio quando su Facebook è apparso un post con una richiesta tanto assurda quanto scioccante:
“Sto cercando un bambino/a – rigorosamente volontario/a – che abbia la parotite IN ATTO e sia residente nelle Marche (o zone limitrofe). Si tratta di esperimento che rispetta la convenzione di Oviedo e non infrange le regole del Codice di Norimberga. Non posso spiegare più di tanto per ora. Invito al ‘passaparola’.
NB non intenzione di fargli alcuna iniezione”
Cercare un bambino su Facebook come si cerca un oggetto da comprare? Per un esperimento di cui non si sa nulla? E invitando al “passaparola”? E chi dovrebbe fare questo passaparola? Gli utenti di Facebook? In merito a cosa???
Nel post si precisa che verrà rispettata la Convenzione di Oviedo, ovvero il primo trattato internazionale di bioetica, firmato ad Oviedo, in Spagna, nel 1997, che tutela i diritti umani in campo medico. Il Codice di Norimberga, invece, nasce dallo storico processo che fu celebrato dopo la seconda guerra mondiale contro i medici nazisti che avevano inflitto torture mostruose negli esperimenti su bambini e ragazzi detenuti nei campi di sterminio. Sul Codice si basa il Comitato Etico, ovvero quell’organismo indipendente che si occupa di tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti che partecipano ad una sperimentazione.
Queste precisazioni, tuttavia, hanno un che di minaccioso ed inquietante, piuttosto che rassicurare. In che consiste l’esperimento e qual è il suo obiettivo? Soprattutto chi lo propone con un post su Facebook?
Tutto nasce da Fabio Franchi medico in pensione dal 2011, dopo aver prestato servizio agli Ospedali Riuniti di Trieste, e non più iscritto all’Ordine dei medici, con un passato da negazionista dell’Aids e oggi diventato un sostenitore delle teorie no vax, invitato dagli antivaccinisti a tenere conferenze in giro per l’Italia.
Lo screenshot del post è apparso per la prima volta sulla pagina Facebook MedBunker, il primo sito in Italia contro le bufale e le truffe mediche e scientifiche, gestito dal ginecologo Salvo Di Grazia.
Sembra assurdo, ma è tutto vero. Dalle risposte al post, poi, il medico sembra non capire che parotite ed orecchioni sono la stessa cosa. Orecchioni è il termine popolare per la parotite.
Quando il post ha iniziato a diffondersi, fuori dalle cerchie dei no vax, è successo un putiferio. Come era prevedibile, con le reazioni sdegnate dello stesso Salvo Di Grazia, del virologo Roberto Burioni e di altri medici ed esponenti della comunità scientifica.
In Italia, come in ogni altro Paese civile, qualunque esperimento su esseri viventi, siano animali e a maggior ragione esseri umani, deve essere autorizzato da un Comitato Etico di un centro di ricerca, ospedaliero o universitario. L’esperimento, inoltre, deve rispettare regole ben precise e criteri scientifici molto rigorosi basati, su protocolli prestabiliti.
Insomma, non si lancia a caso, su Facebook, tra un pubblico di persone non competenti in campo medico. Lo sconcerto della comunità scientifica è assolutamente comprensibile.
“Bisognerebbe fare qualcosa“, è intervenuto su Twitter Roberto Burioni, commentando il post di Franchi.
“Non è il momento di dire basta? Ma cosa altro deve fare l’ex-medico Fabio Franchi perché intervenga una qualche Procura della Repubblica per iniziare un provvedimento penale nei suoi confronti?”, ha affermato l’immunologo italiano Guido Silvestri, professore alla Emory University di Atlanta e tra i massimi studiosi al mondo di Hiv/Aids. “Questo, ricordo, – ha aggiunto Silvestri – è il signore che ha scritto un libro per ‘dimostrare’ che HIV e AIDS non esistono, così diffondendo in Italia teorie che hanno provocato centinaia di migliaia di morti nel mondo. Le teorie seguite dal camionista anconetano Claudio Pinti, ora in galera per aver infettato diverse persone con HIV” (Pinti in realtà è ricoverato in ospedale in grave condizioni, perché pur essendo malato rifiuta la terapia anti-Hiv, sempre sulla base delle teorie negazioniste dell’Aids, ndr). “Questo Franchi, non pago dei disastri fatti dalla sua teoria preferita, il negazionismo dell’AIDS, – ha continuato Silvestri – è diventato uno degli interpreti di punta del mondo no-vax, e di recente ha addirittura mandato una ‘diffida legale’ a medici come Burioni, Lopalco, Ricciardi, Villani etc perché (secondo lui) diffondono pseudo-scienza sui vaccini. Robe dell’altro mondo”.
Lo sconcerto e l’indignazione sono comprensibili, nel frattempo, Franchi ha cancellato il suo post da Facebook.
Franchi ritira la sua richiesta, addirittura indignato per il clamore suscitato.
Nel frattempo sulla vicenda è intervenuta anche la ministra della Salute Giulia Grillo: “Voglio rassicurare tutti i genitori e i cittadini sul fatto che in questo Paese non è assolutamente consentito effettuare ricerche o esperimenti scientifici al di fuori delle regole stabilite dalle leggi. Ho già dato mandato ai miei uffici per le verifiche del caso e sollecito inoltre la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) ad attivarsi per i necessari approfondimenti sull’autore del post”. Dura la conclusione della Grillo: “Nessuno in Italia può pensare di fare lo stregone giocando con le vite dei pazienti e speculando sulle paure o i dubbi dei cittadini“.
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