A Taranto organizzata una fiaccolata per i bambini morti di tumore.
Ieri si è svolto un evento importante a Taranto. L’associazione Genitori tarantini in memoria dei bimbi morti per il cancro e per le malattie connesse all’inquinamento ha organizzato una fiaccolata a un mese di distanza dalla morte del quindicenne Giorgio Di Ponzio.
Fiaccolata a Taranto per i bambini morti
I partecipanti indossavano magliette con la foto del ragazzo, che, come tanti suoi coetanei amava il calcio, il mare, le moto.
Tra i vari striscioni uno colpisce l’attenzione: “Tutto l’acciaio del mondo non vale la vita di un solo bambino”.
Angelo e Carla Di Ponzio hanno raccolto decine di offerte destinate all’organizzazione della fiaccolata. Presente anche l’associazione Giorgio Forever, sorta in ricordo di Giorgio Di Ponzio, un quindicenne morto a causa di un sarcoma contro cui ha lottato per 3 anni.
L’associazione GIorgio Forever, in occasione della fiaccolata, ha chiesto alle “Arcelor Mittal e alle altre industrie fonte di inquinamento a Taranto di spegnere i propri impianti” in segno di rispetto per le vittime. L’azienda ha scelto di mettere le bandiere a mezz’asta.
Sempre i genitori di Giorgio hanno scritto una lettera a Sergio Mattarella chiedendo che ai piccoli di Taranto venga riconosciuta una medaglia al merito che riconosca il loro calvario e il loro sacrificio avverso alle ingiustizie sociali e ambientali subite”.
I genitori del ragazzo hanno scritto anche a Papa Francesco per chiedere “se l’enciclica ‘Laudato Siì abbia effetto su questa città martoriata dove ogni legge è stata sorpassata a favore del profitto e ogni matrice ambientale è stata violentata”.
Infine, al sindaco Rinaldo Melucci viene chiesto di intitolare una piazza alle “Vittime innocenti dell’inquinamento” a cui dovrebbe essere dedicata una lapide con i loro nomi incisi.
Mentre si svolgeva la fiaccolata di Taranto a Pescare si è tenuto un flashmob organizzato dal Patto per l’Abruzzo resiliente, dedicato alle vittime dell’inquinamento.
Unimamme, voi eravate a conoscenza di questo evento, cosa ne pensate di quanto raccontato su Repubblica?
Noi vi lasciamo con la condanna per violazione dei diritti umani dell’Ilva di Taranto.