L’epidemia di influenza è in calo da febbraio, ma è ancora di media intensità.
Ci stiamo lasciando l’influenza alle spalle, ma non troppo. La curva dell’epidemia, dopo il picco tra la fine di gennaio e inizio febbraio, già nei primi giorni di febbraio ha iniziato a scendere. Gli ultimi aggiornamenti sullo stato dell’epidemia.
La stagione influenzale 2018/2019 inizia a volgere al termine, ma i contagi ancora continuano. Il calo è iniziato nella sesta settimana del 2019, dal 3 al 10 febbraio, in cui si sono registrati 771mila casi di influenza, per un totale di circa 5.276.000 casi dall’inizio della sorveglianza. Nella sesta settimana dell’anno, comunque, l’incidenza è rimasta alta, con 12,75 casi ogni mille assistiti. L’incidenza è calata soprattutto tra i bambini sotto i 5 anni di età, nella fascia 0-4 anni, con 36,17 casi per mille assistiti.
Nella settimana seguente, la settima dall’inizio dell’anno, tra l’11 e il 17 febbraio 2019, abbiamo assistito ad un ulteriore calo dell’epidemia, con 663.000 casi di influenza segnalati, per un totale di circa 5.968.000 casi dall’inizio della sorveglianza. Anche l’incidenza dei contagi diminuisce, pur mantenendosi ad un livello di incidenza di media intensità, con 11 casi ogni mille assistiti. Il calo dell’incidenza è generalizzato in tutte le età, anche se maggiormente nei giovani e negli adulti.
Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 31,76 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 17,89 casi ogni mille, nella fascia di età 15-64 anni l’incidenza è di 9,92 casi, mentre tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni siamo a 4,57 casi per mille assistiti.
Le Regioni italiane maggiormente colpite dall’epidemia influenzale nella settima settimana del 2019 sono: Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Abruzzo. Un numero inferiore a quelle delle settimane precedenti.
Come da bollettino FluNews-Italia in merito alla gravità dei casi di influenza e dei decessi, nella settimana dall’11 al 17 febbraio 2019 sono stati registrati 516 casi gravi da influenza confermata, di cui 95 deceduti. Si tratta dei casi gravi e dei decessi registrati dall’inizio della sorveglianza, cominciata a ottobre 2018. Tutti i pazienti sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, di cui 29 hanno necessitato del supporto Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e 376 sono stati intubati. In 344 casi (69%) è stato isolato il virus A/H1N1pdm09, in 52 (11%) il virus A(H3N2) e in 99 (20%) il virus A/non sottotipizzato. In un solo caso è stato isolato il virus di tipo B.
Gli uomini sono i più colpiti, soprattutto se anziani. Infatti, il 62% dei casi gravi di influenza riguarda individui di sesso maschile e l’età mediana è pari a 61 anni (range: 0-91 anni); il 91% dei casi si è verificato in soggetti di età pari o superiore a 50 anni. Tra i deceduti l’età mediana è pari a 69 anni (range: 6-91 anni), mentre il 90% dei decessi si è verificato in soggetti d’età pari o superiore a 50 anni.
Nell’82% dei casi gravi e nell’87% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e l’83% dei casi risulta non vaccinato. Infine, sette casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza.
In questa stagione influenzale 2018/2019, prevalgono due virus: l’A-H3N2, rischioso per gli anziani e l’A-H1N1, diffuso di più al Sud. Quest’anno, inoltre, l’influenza, come da previsione, sta colpendo in Italia circa 5 milioni di persone, ma dovrebbe confermarsi di media intensità, più leggera dell’epidemia della scorsa stagione, che invece è stata molto più pesante e aveva contagiato 7 milioni di persone.
Vi ricordiamo, inoltre, che, sebbene nella maggior parte dei casi l’influenza si risolva nel giro di pochi giorni, è una malattia da non sottovalutare.
Bollettini e informazioni sull’epidemia di influenza le trovate sui portali: Influnet, FluNews-Italia e Influweb.
Che dite unimamme? L’influenza è arrivata a casa vostra, vi siete ammalate voi e i vostri bambini?
Vi ricordiamo il nostro articolo: Influenza: una malattia da non sottovalutare. I miti da sfatare secondo l’Oms.
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