Un bambino danneggiato da vaccino verrà risarcito.
Unimamme, oggi vi parliamo della drammatica storia di un bambino che sarà risarcito dallo Stato.
Questa vicenda ha avuto origine nel 2004 quando al protagonista, che all’epoca dei fatti aveva pochi mesi, è stato somministrato il vaccino esavalente come previsto dai protocolli stabiliti dal Ministero della Salute.
Bambino danneggiato da vaccino: la storia
Successivamente gli era stata diagnosticata una cerebropatia cronica con grave ritardo nell’apprendimento, epilessia sintomatica, encefalopatia post natale e deficit visivo.
“I primi sintomi erano insorti nel piccolo dopo la puntura: parliamo del vaccino esavalente“- ha specificato l’avvocato della famiglia. La causa civile è partita nel 2011 e il danno è stato riconosciuto nel 2013.
L’iniezione scudo era stata somministrata al neonato nel 2004, la causa civile è partita nel 2011.
Nel 2013, dopo una serie di complesse perizie il giudice aveva stabilito un nesso di causalità tra la somministrazione, risalente al 2004, di Infantrix Hexa e le gravi patologie insorte nel bambino.
Lo scorso 20 febbraio la Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo ha stabilito illegittimo il silenzio del Ministero della Salute nei confronti della domanda di indennizzo della famiglia del ragazzo.
Esso infatti è il riconoscimento dovuto a chi è stato danneggiato da complicanze irreversibili causate dai vaccini.
L’avvocato della famiglia ha aggiunto: “il Ministero pagò una prima tranche dopo la prima sentenza del Tar a cui ci siamo rivolti proprio perché nulla, ancora, era stato versato nonostante la sentenza passata in giudicato. Poi essendo previsto l’ulteriore indennizzo dalla legge 229 del 2005, abbiamo presentato nel 2017 un’ulteriore domanda per ottenere il risarcimento, appunto anche perchè le condizioni dell’adolescente sono gravi. Eppure il Ministero ancora una volta è rimasto in silenzio. Il 20 febbraio il Tar ci ha dato ragione, condannandolo a pagare quelle somme che spettano per legge ai coniugi modenesi e corrisposte come ulteriore danno al minore e a chi presta assistenza”.
I genitori del bambino hanno quindi fatto domanda per l’ulteriore indennizzo riconosciuto ai soggetti danneggiati dalla vaccinazione.
L’ammontare del risarcimento è di mezzo milione.
A commentare l’episodio anche Burioni nella sua pagina Facebook: il medico ha spiegato che nella letteratura scientifica non è stata mai descritta la correlazione tra “cebropatia cronica con grave ritardo nell’apprendimento, epilessia sintomatica, encefalopatia post natale e deficit visivo” e vaccinazione esavalente e che probabilmente a causare tali “danni” sia stata un’altra causa, probabilmente genetica. E allega una ricerca.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Repubblica?
Noi vi lasciamo con un Paese che sta cancellando il cancro al collo dell’utero grazie alle vaccinazioni.