Mamme e lavoro: una vignetta che spiega gli ostacoli per le donne diventa virale.
Essere mamma e fare carriera nel lavoro è un’impresa titanica, come sappiamo bene tutte. Lavoro e maternità si conciliano con gran fatica, soprattutto in Italia, riuscire anche a fare carriera, salendo ai vertici di un’azienda oppure ottenendo ruoli di responsabilità, alla pari degli uomini, è una cosa da super eroine. Tutte le donne lo sanno, ora, finalmente iniziano a scoprirlo anche gli uomini. Non è mai troppo tardi.
Conciliare maternità, lavoro e carriera è una vera e propria corsa a ostacoli per le donne, che si trovano ad affrontare molti più impegni e responsabilità rispetto agli uomini, per non contare delle discriminazioni che devono subire, sia per il semplice fatto di essere donne sia come mamme. Mantenere il lavoro dopo la maternità, ma soprattutto fare carriera è durissima.
Per una mamma c’è sempre un doppio lavoro da fare: quello fuori e quello in casa. Le incombenze legate alla cura dei figli cadono il più delle volte sulle donne.
Per fortuna cominciano a rendersene conto anche gli uomini, almeno alcuni di loro. Mentre nei Paesi più civilmente avanzati si inizia ad aumentare la durata del congedo di paternità, per permettere ai papà di stare più tempo con i loro bambini e nel frattempo condividere gli impegni di cura dei piccoli con le mamme e alleggerire il loro carico, alcuni uomini hanno iniziato a riconoscere le difficoltà e gli ostacoli che hanno di fronte le mamme che lavorano.
Tra questi c’è il miliardario indiano Anand Mahindra, che ha pubblicato su Twitter una vignetta sul tema che è diventata presto virale in tutto il mondo. L’uomo ha sperimentato sulla sua pelle cosa significa occuparsi di un bambino piccolo, anche se per breve tempo, e ha capito l’enorme carico che grava sulle spalle delle donne. Anand Mahindra per una settimana ha accudito il suo nipotino di un anno, un tempo che gli è bastato per comprendere il grande lavoro, la responsabilità e le difficoltà che devono affrontare le mamme tutti i giorni, soprattutto se lavorano.
Sulla base di questa esperienza, Anand Mahindra ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà alle mamme che lavorano e per farlo ha pubblicato su Twitter una vignetta che ben presto è diventata virale. L’immagine mostra donne e uomini ai blocchi di partenza di una gara di corsa di atletica. I personaggi sono chini su un ginocchio pronti a scattare al via, ma nelle corsie riservate alle donne ci sono degli ostacoli che mancano sul percorso degli uomini. Questi ostacoli sono lavatrice, bucato, stendino e tavola da stiro, riservati in esclusiva alle donne, mentre gli uomini hanno il loro percorso libero. In alto appare una scritta con la parola spagnola “meritocracia“, meritocrazia. È evidente, come mostra la vignetta, che la gara di velocità non è per tutti la stessa: se uomini e donne sono in posizione di parità ai blocchi di partenza, lungo il percorso le donne devono superare ostacoli che gli uomini non hanno. Può essere questa una condizione di parità? Chiaramente no. Perché le donne sono svantaggiate rispetto agli uomini.
“Ho aiutato a fare da babysitter a mio nipote di un anno la scorsa settimana – si legge nel tweet del miliardario indiano – e mi ha portato alla cruda realtà di questa immagine (la vignetta allegata, ndr). Rendo onore a a tutte le donne che lavorano e riconosco che i loro successi hanno richiesto uno sforzo di gran lunga maggiore rispetto a quello delle loro controparti maschili“.
La vignetta allegata al tweet – disegnata dal fumettista Carlin – è diventata virale, sollevando numerose reazioni sul tema delle mamme che lavorano. Sebbene i padri oggi partecipino molto di più di un tempo alla cura dei figli e all’accudimento dei neonati, alla fine la maggior parte del carico ricade sempre sulle mamme.
Tutti giorni le mamme lavoratrici devono affrontare impegni enormi e sfide continue nella cura dei figli e nello svolgimento del lavoro fuori casa. Occuparsi di un bambino piccolo è un vero e proprio lavoro di per sé, che richiede presenza e attenzione continua, con un profondo coinvolgimento sia materiale che emotivo. Accudire un bimbo è un’esperienza totalizzante, che spesso lascia poco spazio e poco tempo al resto. Se si aggiunge anche il lavoro, a cui le donne tornano dopo pochi mesi di congedo di maternità, ma quando il bimbo è ancora piccolo e ha bisogno di tutto, si comprende il peso che grava su una mamma che lavora.
Questa situazione spiega perché molte donne sono spesso costrette a rinunciare alla carriera o addirittura al lavoro per potersi occupare dei figli e mandare avanti la famiglia. Una scelta obbligata alla quale vengono sacrificate grandi professionalità e brillanti carriere. Un vero spreco.
Secondo Anand Mahindra lo sforzo delle mamme che lavorano non è neppure lontanamente paragonabile a quello dei loro compagni, che sono molto meno impegnati, anche quando si occupano dei figli.
Per risolvere questo problema occorre distribuire meglio il carico di lavoro della cura dei figli, soprattutto quando sono molto piccoli, in modo da non pesare troppo sulle mamme. Questo può essere fatto attraverso un utilizzo mirato dei congedi parentali retribuiti.
Che ne pensate unimamme?
Sono argomenti di cui ci siamo occupati anche noi in più occasioni, evidenziando le difficoltà e gli ostacoli delle mamme che lavorano.
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