La Lega di Crotone ha pubblicato un volantino in occasione dell’8 marzo.
La festa dell’8 marzo viene oscurata da un volantino della Lega di Crotone con cui invece di celebrare le donne, le si svilisce.
Sotto attacco sono alcuni presunti nemici delle donne come “chi contrasta il ruolo naturale delle donne volto al sostegno della famiglia“, “i migranti e gay che le strumentalizzano“, “chi sostiene una politica che rivendica l’autodeterminazione della donna” e così via.
Ecco coloro che offenderebbero la donna:
1. Sostengono la “ignominiosa pratica dell’utero in affitto”
2. Sostengono proposte di legge che sostituiscono le parole “mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2”.
3. Ritengono che la donna “abbia bisogno di quote rosa per dimostrare il proprio valore”.
4. Sostengono “una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo”.
5. Contrastano il “ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia”.
6. Strumentalizzano la donna “per finalità meramente ideologiche” al solo scopo “di fare la rivoluzione”.
Il volantino ha suscitato subito critiche e perplessità. Il nostro vicepremier Salvini si è dissociato: “non ne sapevo niente e non ne condivido alcuni contenuti. Lavoro per la piena parità di diritti e doveri per uomini e donne, per mamme e papà”.
Le rappresentanti del Movimenti 5 Stelle hanno scritto su Twitter: “è scioccante”.
La vicepresidente della Camera Maria Elena Spadoni, sempre del Movimento 5 Stelle, ha commentato: ““ dichiarano che ‘offende la dignità delle donne chi ne rivendica l’autodeterminazione’. A loro dico: il medioevo è finito da un pezzo, voi offendete le donne con le vostre dichiarazioni. La Lega prenda le distanze!”.
Successivamente le ministre Trenta, Grillo e Lezzi hanno aggiunto: “ci riporta indietro di decenni. Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze”.
Colpita anche l’ex Ministra Beatrice Lorenzin che scrive: “Sono sconvolta sia per i contenuti sia perché è stato scritto da ragazzi. Il volantino propone una dicotomia dunque tra la donna di potere e l’immagine di angelo del focolare e vestale. Invece di andare avanti si torna indietro di decenni”.
Infine, su Il Corriere, Giancarlo Cerrelli, segretario della Lega a Crotone e autore del volantino incriminato, ha provato a difendersi: “Io sono a favore della parità di diritti di donne e uomini ma critico l’autodeterminazione assoluta, senza limiti, sostenuta dal femminismo. Il volantino è un inno al ruolo centrale della donna nella nostra società: mentre una certa sinistra propizia la lotta tra i sessi, noi vogliamo contrastare l’ideologia del pensiero politicamente corretto che fa assurgere la donna come categoria sociale motore della rivoluzione, insieme a migranti e gay”.
Cerrelli, dirigente di Alleanza cattolica, presidente dell’associazione Scienza &Vita, ex vicepresidente nazionale dell’Unione Giuristi Cattolici, ha parlato anche della” decostruzione della famiglia provocata dalle battaglie femministe dal ‘68 in poi: invece di creare alleanza tra uomo e donna hanno incrementato una guerra tra i sessi, il risultato è che la donna ha perso il suo ruolo centrale e naturale di punto di riferimento della famiglia, il che non significa che deve rimane a casa. Con il pretesto del femminicidio si è creata la definizione della violenza di genere, dipingendo gli uomini come dei mostri, mentre il vero problema è la decostruzione del contesto familiare. Il femminicidio è una tendenza culturale che fa pensare che l’uomo è cattivo invece di pensare alle vere cause, ovvero la fragilità dei rapporti in una società liquida. Le cause di questi omicidi sono sempre attinenti al rapporto e non si possono confondere con l’odio dell’uomo verso la donna o della donna verso l’uomo, perché anche le donne uccidono”.
Unimamme, cosa ne pensate di queste dichiarazioni di cui si parla su Il Fatto Quotidiano?
Noi vi lasciamo con un approfondimento sull’8 marzo.
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