Dal sondaggio Eurodap è emerso che il 79% dei soggetti esaminati ha avuto nell’ultimo mese manifestazioni di ansia. A soffrirne maggiormente sono le donne.
Gli italiani sono sempre più a rischio di ansia e di attacchi di panico. Sono le nuove minacce per la salute degli italiani. A rivelarlo è un sondaggio effettuato on line dall’ Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, Eurodap.
Dal sondaggio è emerso che il 79% dei soggetti esaminati ha avuto nell’ultimo mese manifestazioni fisiche frequenti e intense di ansia. Ed è emerso che sono le donne i soggetti che presentano maggiormente questi disturbi.
L’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico ha effettuato un sondaggio on line. Attraverso la compilazione di un questionario si vuole indagare per capire quanto frequentemente le persone presentano alcuni dei sintomi tipici dell’ansia e del panico.
Al sondaggio hanno partecipato oltre 700 persone con età compresa tra i 19 ed i 60 anni.
Dai dati definitivi è emerso che:
Per gli esperti gli attacchi di panico sono episodi che si manifestano generalmente tra i 15 e i 35 anni, tra i 44 ed i 55 anni c’è un nuovo picco d’insorgenza.
A soffrirne maggiormente sarebbero le donne, ma il fenomeno è in aumento anche tra gli uomini, soprattutto tra professionisti e manager.
La presidente di Eurodap, Paola Vinciguerra, ed autrice di diversi studi sul tema afferma: “Questi dati descrivono uno scenario molto complesso e preoccupante e spesso sottovalutato soprattutto dai più giovani. Episodi di ansia non sono da minimizzare poiché, se ignorata, potrebbe generare a sua volta un attacco di panico. Tale esperienza viene spesso vissuta come un vero e proprio evento traumatico”.
Secondo l’esperta, quando l’ansia è ancora sostenibile si prova: “Un lieve stato di apprensione assieme a sintomi fisici e psicologici multipli come palpitazioni, leggera sudorazione e un’iperfocalizzazione sulla situazione o l’oggetto in questione. L’aumento dell’adrenalina nel nostro sistema scatena inoltre una serie di processi neurochimici tali da far aumentare il battito cardiaco, predisponendoci poi ad un’eventuale iperfocalizzazione sulle sensazioni provate, scatenando così un comportamento d’urgenza di allontanamento dalla fonte di minaccia o di pericolo”.
La Vinciguerra ha dato alcuni suggerimenti per affrontare gli attacchi di ansia e di panico:
“Innanzitutto imparare a respirare per rilassarsi e poi essere presenti nel “qui ed ora”, cercando di tener presente anche durante un attacco di panico che esso ha una fine; ciò può infatti essere utile per riacquisire la calma perduta. Fondamentale è anche saper spostare l’attenzione: l’eccesso di concentrazione verso ciò che si sta provando durante un attacco di panico fa si che tale esperienza sia vissuta come qualcosa di pericoloso. Saper spostare, invece, l’attenzione altrove può permetterci di distanziarci dai sintomi fisici e dai pensieri catastrofici”.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di questo sondaggio? Siete d’accordo con i dati riscontrati?
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