I bambini di Terapia Intensiva Neonatale del Niguarda diventano supereroi.
In occasione del Carnevale Ambrosiano il reparto di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Niguarda di Milano ha aperto le porte a una bellissima iniziativa: vestire da supereroi i piccoli prematuri che pesano meno di 1 kg. e che lottano con coraggio, da veri eroi, appunto, per la loro vita.
“L’idea è nata dalla sensibilità di infermieri e medici del reparto in collaborazione con l’Associazione amici della Neonatologia dell’ospedale Niguarda per fare una sorpresa ai genitori di questi piccoli guerrieri e alleggerire i momenti difficili che stanno attraversando“ ha dichiarato Stefano Martinelli, direttore della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Niguarda.
Eleonora Signorini, responsabile delle comunicazioni dell’associazione, spiega: “lo spunto è arrivato dai social. In America i professionisti di un reparto di terapia intensiva neonatale avevano pubblicato in occasione di Halloween le foto dei bimbi travestiti da supereroi o da giocatori di baseball. L’iniziativa ci è sembrata così bella da volerla replicare”.
Ad aiutare ci ha ha pensato l’artigiana di prodotti per l’infanzia Silvia Renon. “Ci aveva già dato una mano a Natale per decorare le incubatrici e quando le abbiamo parlato di questa iniziativa si è subito messa all’opera per realizzare 30 costumini in un tessuto adatto alla terapia intensiva”.
Martinelli aggiunge: “crediamo che sia importante per i genitori dei piccoli, preoccupati e spaventati, riuscire a trovare anche dall’ambiente conforto e rassicurazione. Ecco perché abbiamo deciso di curare tutti gli spazi nei minimi dettagli anche sotto il profilo estetico e degli arredi. Come la sala d’accoglienza completamente affrescata secondo il tema delle quattro stagioni, che nel loro ripetersi sono metafora della vita che sboccia. È stata allestita anche una stanza relax dedicata alle mamme con tutti i comfort necessari per stare vicino ai loro piccoli: cucina, frigorifero, televisore, chaise longue e poltrone per il riposo”.”
Una delle mamme con un figlio in terapia intensiva ha commentato: “improvvisamente ti trovi catapultata in uno spazio che non conosci e che un po’ ti spaventa, una lunga fila di monitor con tutti quei numeri, bip e suoni che non sai come interpretare, mille fili, tubicini e cerotti… poter trascorrere questi momenti di ‘normalità’ ti aiuta per un attimo a dimenticare dove ti trovi”.
La terapia neonatale del Niguarda dura qualche giorno o qualche mese. “I numeri raccontano il grande impegno dei nostri professionisti. La nostra terapia intensiva neonatale infatti è ai primi posti della rete mondiale di confronto di questo tipo di reparti, con un tasso di sopravvivenza superiore al 90%” conclude Marco Bosio, direttore del niguarda.
Unimamme, cosa ne pensate di questa bella iniziativa pensata in questo ospedale e presentata su Repubblica?
Noi vi lasciamo con i neonati prematuri vestiti per Halloween.
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