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Attualità

Maturità 2019: sul sito del Miur spiegato come cambia l’esame orale

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Valentina Crea

Sul sito del Miur è stata pubblicata lʼordinanza sull’esame di Stato 2019, il primo dopo la riforma. I cambiamenti che riguardano l’esame orale.

Sul sito del Ministero dell’Istruzione è stata pubblicata la consueta ordinanza ministeriale sulla maturità. La maturità di quest’anno è la prima dopo la riforma che ha introdotto tanti cambiamenti. Ci saranno:

  • due prove scritte, invece delle classiche tre;
  • più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico;
  • griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte.

Con le prove di simulazione delle scorse settimane, studenti e docenti si sono già confrontati con alcune delle novità.

Quello che invece ancora non era ben chiaro era il colloquio orale. Con questa ordinanza ministeriale, il Miur ha diffuso tutte le istruzioni di dettaglio anche sull’ultima prova dell’esame di Stato.

Le novità  per la maturità 2019: cosa succederà al colloquio orale

Sul sito del Miur è stato pubblicato l’ordinanza ministeriale per la maturità 2019. Quest’anno si sono anticipati perché la maturità 2019 è la prima dove saranno attuati tutti i cambiamenti previsti per legge.

Nelle scorse settimane sono stati pubblicati esempi delle due prove scritte, quella di italiano e quella multidisciplinare.

Adesso con questa ordinanza si scopre qualcosa in più sul modo dello svolgimento del colloquio orale. Con l’articolo 19 dell’ordinanza si leggono le finalità e cosa succederà al colloquio: “Il colloquio orale ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. A tal fine, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate di seguito, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera”.

Durante il colloquio si toccheranno vari aspetti:

  • Alternanza scuola – lavoro, il candidato esporrà, con una breve relazione e/o un elaborato multimediale, “le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. Parlerà alla commissione del suo percorso durante il periodo l’alternanza scuola lavoro.
  • Cittadinanza e Costituzione, parte del colloquio sarà dedicata anche alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. Tale insegnamento è basato sullo svolgimento di attività (percorsi, progetti, etc.) finalizzate a sviluppare le competenze di cittadinanza in diversi ambiti come, a puro titolo di esempio, educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, etc.
  • Lingua straniera, si legge nell’ordinanza,: “Per quanto concerne le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL, il colloquio può accertarle in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione di esame in qualità di membro interno“. Tutto questo avverrà se la classe avrà adottato la metodologia CLIL.

Le buste del colloquio orale: cosa contengono e chi se ne occupa

Il colloquio orale, rimarrà multidisciplinare ma, in mancanza della tesina che è sta abolita dalla riforma, le commissioni prepareranno un elenco di spunti sulla base del documento che sarà consegnato il 15 maggio dal Consiglio di classe. Le famose buste. Per “garantire trasparenza e pari opportunità per tutti i candidati, la commissione predispone per ogni classe, in coerenza con il documento del consiglio di classe, un numero di buste, contenenti i materiali…, pari al numero dei candidati, aumentato almeno di due unità, così da assicurare che anche l’ultimo candidato possa esercitare la scelta…”.

Sarà il presidente della commissione a prendere le buste e sottoporle al candidato, il giorno dell’esame: “Il candidato sceglie una delle buste con il tema. I materiali delle buste scelte dai candidati non possono essere riproposti in successivi colloqui. Alla fine di ogni sessione, il presidente assicura la conservazione e l’integrità delle buste ancora chiuse contenenti i materiali”.

I materiali presenti nelle buste saranno selezionati dalle commissioni prendendo in considerazione il percorso degli studenti: “Tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto dagli studenti descritto nel documento che i Consigli di classe consegneranno come ogni anno in vista degli Esami“.

I materiali potranno essere diversi e di vario tipo. Possono essere presi in considerazione: un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare.

Nel dettaglio, come dice l’ordinanza del Miur, “La commissione cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Affinché tale coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni conducono l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte“.

Come è successo per le due prove scritte, anche per il colloquio orale verranno pubblicati degli esempi significativi delle tipologie di materiali, simili a quelli che potrebbero essere proposti all’orale dalle singole commissioni. Ad assicurarlo, recentemente, è stato direttamente il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

Voi unimamme cosa ne pensate del nuovo percorso per gli esami di maturità?

Valentina Crea

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