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Attualità

Ricorso contro l’omicida per “tempesta emotiva”: “era geloso e ubriaco”

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Maria Sole Bosaia

Ricorso contro il verdetto che ha dimezzato la pena all’assassino di Olga Matei.

Unimamme, solo poco tempo fa vi avevamo parlato del dimezzamento della pena di Michele Castaldo, colpevole di aver ucciso Olga Matei.

Il caso di Michele Castaldo

Era stato promesso il ricorso contro questa sentenza per la quale si era parlato di tempesta emotiva e precedenti esperienze di vita che avrebbero compartecipato all’accadere della tragedia.

Il procuratore generale Paolo Giovagnoli e l’avvocato generale Alberto Candi hanno presentato un ricorso di 8 pagine per il dimezzamento della pena da 30 a 16 anni di Castaldo.

La controversa sentenza, nelle motivazioni, è giudicata “carente, contraddittoria e manifestatamente illogica”. Anzi, c’è di più, ci sarebbero “aspetti di violazione della legge penale”.

Inoltre, per i giudici di primo grado la gelosia era stata un’aggravante a carico dell’omicida, per quelli di secondo grado invece sarebbe diventata un’attenuante.

La valutazione psichiatrica che faceva riferimento alla “tempesta emotiva” è stata poi approfondita. Secondo il perito Castaldo non aveva disturbi psichici particolari, se non quelli che chiunque nella vita può affrontare a causa di determinati eventi.

Citate anche precedenti valutazioni risalenti al 2014 in cui si affermava che il femminicidio “non dipese forse tanto dalla esasperazione e dall’incontenibile turbamento emotivo, quanto piuttosto dai fumi dell’alcol, che per ammissione dello stesso Castaldo gli fecero perdere la ragione“.

Prima dell’omicidio l’uomo aveva già mostrato atteggiamenti da cui emergeva una gelosia ingiustificata, allo stadio più estremo e parossistico”.

Per quanto riguarda il tentativo di risarcire la figlia della vittima  “non va al di là di semplici dichiarazioni d’intenti: l’unico atto giuridicamente valido è una procura speciale rilasciata in carcere al nipote”.

Infine il gesto del tentato suicidio, di recente Castaldo ha provato a togliersi la vita,viene ritenuto “teatrale e insignificante”.

Unimamme, voi cosa ne pensate di quanto sta accadendo riguardo questa sentenza di cui si parla su Repubblica?

Maria Sole Bosaia

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