Uno dei bambini presi in ostaggio sul Bus ha ringraziato Dio durante la fuga.
A distanza di pochi giorni dalla vicenda del sequestro di 51 bambini su un bus scolastico emergono le storie di chi ha vissuto da protagonista il dramma e la strage sfiorata per un soffio.
Bambino sull’autobus che ha ringraziato Dio per essersi salvato
Dal video girato mentre i piccoli fuggivano dal mezzo mentre l’attentatore Ousseynou Sy dava fuco al bus si è distinto un grido che inizialmente è stato interpretato come: “Ti amo io, ti amo”.
Una volta individuato l’autore, il piccolo Guglielmo, ha rettificato, confessando di aver detto: “ti amo Dio, ti amo”.
In un’intervista andata in onda a Le Iene, il ragazzino ha dichiarato: “Sul pullman eravamo tutti disperati e anch’io ho voluto fare la mia preghiera e quando siamo riusciti a salvarci mi è sembrato che si fosse avverata quindi ho voluto ringraziare Dio e ho urlato Dio ti amo”.
Sy avrebbe dovuto condurre i piccoli in palestra, invece ha detto di volersi dirigere verso Linate. Fermato dalla polizia vicino a San Donato ha cosparso il bus di benzina, minacciando tutti i ragazzi e gli adulti a bordo di morte.
Grazie alla prontezza e al coraggio di alcuni si è evitata una tragedia.
Quando il sequestratore ha intimato i professori di stringere le fascette intorno i polsi degli alunni loro hanno eseguito il compito solo con quelli che erano seduti davanti e che Sy poteva vedere.
Ai ragazzini nelle ultime file le hanno lasciate allentate.
Poi Rami, il ragazzino per il quale il padre ha chiesto la cittadinanza, ha nascosto il cellulare nella giacca e quando l’autista è partito Riccardo si è liberato dalle fascette e ha passato il cellulare di Rami ad Adam che ha chiamato il 112 e poi la madre.
L’epilogo è stato quello che tutti conosciamo con le fiamme e i bambini che correvano in salvo.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto accaduto?