Proseguono le indagini sulla caduta da un palazzo di 2 fratellini.
Sabato mattina Bologna è stata teatro di un’immensa tragedia, due fratelli: Benjamin e David Nathan, di origine keniota, sono precipitati dal balcone dell’appartamento in cui vivevano insieme ai genitori.
Si è trattato di un volo di 25 metri senza scampo in una zona periferica di Bologna. Il vicino di casa che ha chiamato i soccorsi ha dichiarato che i due ragazzini, di 14 e 11 anni anni respiravano ancora.
Sul corpo dei bimbi è stata disposta l’autopsia che forse aiuterà gli investigatori a chiarire le circostanze della morte.
Per ora si stanno formulando delle ipotesi su cosa possa aver potuto portare alla morte i due fratelli che, quel giorno, erano sotto la custodia del papà, Heitz Chabwore, un quarantaduenne operatore socio sanitario.
L’uomo ha riferito agli agenti di essere stato in bagno al momento della tragedia.
La loro mamma, Lilian Dadda, di 39 anni, era la lavoro insieme ai 2 figli più piccoli di 2 e 8 anni.
Una delle ipotesi all’origine del dramma, formulata su Repubblica, è che i fratelli fossero usciti a fare la spesa, riportando il resto sbagliato, con 5 Euro in meno del dovuto.
Il padre quindi li avrebbe puniti e loro, litigando, sarebbero finiti sul balcone, oppure sarebbe stato il padre a chiuderli fuori, come usava fare quando riteneva di dover somministrare un castigo, per poi andare a fare una doccia.
Se i ragazzi avessero bisticciato, potrebbero essere involontariamente precipitati a causa delle spinte.
Un’altra pista invece vedrebbe Benjamin e Nathan precipitare mentre giocavano o cadere mentre tentavano di scavalcare il muretto divisorio che separa un appartamento dall’altro per uscire dalla porta del vicino ed eludere il castigo paterno.
Per il momento comunque il padre sarebbe fuori dal radar degli investigatori, essendo un uomo severo, ma che non aveva mai fatto loro niente di male.
I vicini hanno speso parole di cordoglio, stupore e difesa nei confronti di questa famiglia, così come gli insegnanti dei bambini e i conoscenti.
Unimamme, una triste vicenda raccontata da Il Messaggero che può essere monito per fare sempre attenzione e insistere con i figli sui pericoli delle altezze, ricordando di avere sempre prudenza.
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