A una ragazza italiana, ma con madre ugandese non hanno affittato casa perché il proprietario è razzista.
Unimamme, dobbiamo segnalare un nuovo caso di razzismo tutto italiano.
Una giovane donna neo abilitata in Medicina stava cercando una casa in affitto quando si è imbattuta in un annuncio alquanto sospetto in cui vi era la specifica: solo per italiani.
Sospettando fortemente che si trattasse di un caso di razzismo ha provato a indagare.
“Sono italiana, figlia di genitori italiani, ma sono un po’ scuretta. Potrebbe essere un problema?”.
La giovane protagonista di questa storia ha infatti mamma ugandese e padre livornese.
L’affittuaria non ha capito la “battuta” e ha risposto: “non si affitta agli studenti“.
Allora ha ribattuto: “sono un medico, non una studentessa”. Poi le è stato richiesto il curriculum.
“Ma pensa che ci possano essere problemi per la questione che ho accennato?” ha incalzato nuovamente la giovane.
A questo punto la controparte fa l’offesa.
“Scusa eh, ma mi hai preso per una preistorica?”
Il medico ha risposto, facendo osservare il tono nell’inserzione. “Preistorica non so, ma specificare tra i criteri di selezione la nazionalità su un annuncio comunque è abbastanza lontano dal mio concetto di modernità”.
A questo punto la proprietaria ha mostrato il suo vero volto: “allora non rompere i coglioni alla gente, perché sì, qua siamo italiani, razzisti e fascisti se lo vuoi sapere. Viva l’Italia”.
La dottoressa ha poi parlato con Il Tirreno: “quando le ho scritto l’ho fatto per me, quando leggi di case agli italiani la cosa che pensi è che vuoi affittare solo a bianchi, non contaminati”.
Successivamente ha deciso di pubblicare lo scambio di messaggi sulla pagina dove ha trovato l’annuncio.
Resa nota la vicenda la dottoressa ha ricevuto manifestazioni di solidarità. Qualcuno le ha offerto una stanza in affitto, altri le hanno suggerito di denunciare.
Purtroppo, non tutti hanno colto l’ironia. “Come mai metti le mani avanti sulle tue origini? Queste cose alimentano il razzismo”.
La dottoressa ha spiegato: “ma non c’entra, figurarsi se metto le mani avanti. Stiamo scherzando?”.
Nonostante la solidarietà mostratale da tanti sconosciuti le resta però l’amarezza della vicenda.
“Mi ha turbata il rendermi conto che per come stanno andando le cose oggi, nel mio essere italiana al cento per cento, cosa che per me non costituisce un vanto, perché ad esempio apprezzo tante altre culture e origini, nel clima attuale ci saranno sempre più persone che mi vedranno come un qualcosa di diverso dall’essere italiana. Nel mio caso non sono le origini, ma il colore della pelle a fare tutta la differenza”.
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