Il Presidente del consiglio risponde alla lettera di un bambino autistico. “le tue arole mi hanno colpito…Rispondo anche a tutti gli altri ragazzi”.
In occasione della Giornata Mondiale per l’autismo, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pubblica su Facebook un post.
In questo post c’è la sua risposta ad una toccante lettera che un bambino autistico di 13 anni gli ha scritto.
Il piccolo si chiama Alessandro e quando il Presidente era a Lecce per un evento, ha cercato di consegnargli la sua lettera. Il protocollo di sicurezza, come riportato da Lecce News, gli ha impedito di avvicinarsi al Presidente, per stringergli la mano e consegnargli la lettera che aveva scritto.
Fortunatamente è riuscito a consegnare la lettera ad un consigliere regionale, Antonio Trevisi che, a sua volta, ha consegnato la lettera a Conte.
Il Presidente Conte ha ricevuto la lettera che un bambino autistico di 13 anni gli ha scritto per sensibilizzare il Governo sui problemi dei bambini autistici.
Di seguito la bella lettera che Alessandro ha scritto per il Presidente del Consiglio.
“Caro presidente Conte, mi chiamo Alessandro, ma tutti mi chiamano Sandrino. Ho 13 anni, e sin da piccolo ho problemi di autismo, anche se ora sto molto meglio. In occasione della Giornata mondiale dell’Autismo, La prego di dire due parole, riguardo questa nostra disabilità di cui nessuno parla. Soprattutto noi ragazzi autistici, non vogliamo essere considerati dei “ragazzi di serie B”, ma bambini con tutti i loro diritti e doveri. La prego di prendere a cuore questa mia lettera a nome di tutti gli altri bambini autistici, affinché i suoi colleghi possano fare leggi in sostegno a noi e alle nostre famiglie. Grazie di cuore. Ti Voglio bene. Sandrino da Lecce.”
La risposta del Presidente non si è fatta attendere. Conte ha pubblicato un post su Facebook, nel quale risponde a “Sandrino” e di conseguenza a tutti gli italiani che devono fare i conti con una disabilità. Disabilità che in Italia li rende spesso cittadini di serie B, con pochi diritti.
“Caro Sandrino,
ho letto con molta attenzione la tua lettera e oggi, come promesso, ti scrivo per confermarti che mi è molto dispiaciuto non avere avuto l’occasione di poterti incontrare e parlare in occasione della mia visita a Lecce, qualche giorno fa. I miei spostamenti, come avrai constatato, sono un po’ complicati. A volte si crea un po’ di ressa, con le persone che si affollano per salutarmi e per questo non mi sono proprio accorto che c’eri anche tu, che eri venuto apposta per salutarmi e per consegnarmi la tua lettera”.
Conte ringrazia Sandrino per le sue parole e si rivolge a tutti i ragazzi disabili ed alle loro famiglie: “Le tue parole mi hanno molto colpito. Mi scrivi della tua disabilità e di quella di tanti altri ragazzi che vivono la tua stessa condizione. Rispondo allora non solo a te, ma anche a tutti gli altri ragazzi e alle vostre famiglie. Avete tutto il diritto di rivendicare la vostra piena ed effettiva cittadinanza. Ed è una cosa molto bella che nella tua lettera non richiami solo i diritti, ma evochi anche i doveri“.
Il Presidente continua facendo sapere che si sta lavorando per un “codice” e quali interventi si stanno facendo per migliorare la vita delle persone autistiche: “Sin dai primi giorni in cui siamo partiti con questo nuovo governo ho comunicato al ministro Fontana e al sottosegretario Zoccano che dovevamo subito metterci al lavoro per adottare un “codice per le persone con disabilità”. Un testo normativo in cui riportare, nero su bianco, tutti i diritti e le facoltà delle persone con disabilità e in cui riassumere tutte le norme che vi consentono il pieno ed effettivo esercizio del diritto di cittadinanza. Adesso la legge è in Parlamento e appena verrà approvata potremo, con un decreto del Governo, adottare questo nuovo codice. Tu obietterai che i lavori procedono a rilento. Ma ti assicuro che per approvare un bel codice, un solenne decalogo dei diritti, non è tantissimo e comunque stai certo che ci stiamo lavorando intensamente. Ma mi rendo conto che non bastano solo dichiarazioni di principio. Occorrono anche misure concrete. A quest’ultimo proposito, sappi che l’Istituto Superiore di Sanità, insieme al Ministero della Salute, sta promuovendo interventi su più fronti legati proprio all’autismo e ha anche siglato degli accordi con le Regioni per utilizzare 4 milioni di euro dedicati alla realizzazione di interventi che assicurino la continuità di cura nell’arco della vita, di idonee soluzioni residenziali e semi-residenziali, di attività utili per l’integrazione scolastica, la transizione dall’istruzione al lavoro e l’inclusione lavorativa”.
Conclude la lettera promettendo di fare di tutto per poter aiutare le persone disabili e lo invita a Roma: “Ho una grande responsabilità e farò di tutto perché il Governo adotti ulteriori misure di “equità sociale”, affinché tu e tutte le persone con disabilità possiate sentirVi pienamente partecipi della nostra comunità sociale. Spero di poterti incontrare presto. Se avrai occasione di passare da Roma, sarò felice se vorrai venirmi a trovare: ti farò visitare gli uffici dove lavoro quotidianamente. Ma stai pur certo che la prossima volta che verrò dalle tue parti, sarò io a cercare te.
Ti voglio bene anch’io e ti abbraccio con affetto,
Giuseppe”
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