Diffuse le chat tra il ragazzino minorenne e l’insegnante di Prato da cui ha avuto un figlio.
Unimamme, forse starete seguendo la vicenda dell’insegnante di Prato, in realtà un’infermiera, che ha avuto un figlio dal ragazzino che ora ha 15 anni e a cui dava ripetizioni.
Di recente la donna è stata arrestata, nel frattempo sono emersi i messaggi scambiati tra l’insegnante di ripetizioni e l’allievo minorenne.
I messaggi sono stati mostrati durante la puntata di oggi di Mattino 5.
Sapevamo già che la trentunenne, sposata e con già un figlio, aveva perseguitato il ragazzino con una serie di messaggi molto oppressivi, ma non ne conoscevamo con precisione il contenuto.
“Per me sei la mia malattia e la mia cura, voglio fare sesso con te“ gi scriveva l’adulta.
Il ragazzino le rispondeva: “te lo dico per l’ultima volta, mi ha già rovinato la vita, puoi evitare di portarlo in palestra?”
La donna rispondeva che non era stata colpa sua, ma dell’impiegata della palestra.
“Ti prego, non lo portare, sono già incasinato con la scuola, non mi creare altri problemi. Ti dico che sono in una situazione in cui non riesco a concentrarmi nemmeno a scuola” aggiungeva l’adolescente.
“Va bene non lo porto più in palestra, ma tu vieni da me a fare sesso a casa”.
La trentunenne però non desisteva e proseguiva nel cercare di ottenere incontri in cui fare sesso.
“Io non ti amo, come te lo devo dire?” implorava il ragazzino.
“Mi dispiace che si sia rovinato il rapporto che avevamo, per me era speciale”.
“Non si è rovinato” ribatteva il ragazzino.
“Perché mi eviti? non sono scema, so che mi hai detto balle… Per me sei la mia malattia e anche la mia cura. Voglio fare sesso con te…“.
Il ragazzino tentava di distaccarsi. “Anche se potessi lo farei contro voglia… facendo così in qualche modo mi obblighi a venire, io ho voglia di studiare e anche tanta, ho poco tempo anche per me stesso… Io ti ho detto di chiudere il discorso…Io non ti amo“.
Alla fine, come sappiamo, il ragazzino si è aperto coi genitori, che hanno sporto denuncia.
Aureliano Pacciolla psicologo e professore dell’Università Lumsa di Roma, autore di diversi libri tra cui Personalità, Pedofilia e DSM-5. Come i sex offenders raccontano le loro storie, ha fornito una sua opinione su Vanity fair.
Lo psicologo parla non di un caso di pedofilia, ma di efebofilia.
L’esperto ha aggiunto: “è l’interesse sessuale di un adulto nei riguardi di ragazzi adolescenti, generalmente in una fascia d’età che parte dai 13 anni e arriva fino alla maggiore età.”
“Parliamo di persone molto spesso immature, che non hanno raggiunto la maturità mentale corrispondente alla loro età anagrafica. Oppure sono coloro alla ricerca di emozioni sempre più forti, che, appunto, sorpassano l’illegalità, come gli uomini adulti che hanno relazioni con adolescenti ancora non maggiorenni. Però bisogna trattare la questione caso per caso“.
L’esperto sottolinea, su Vanity Fair, che sono poche le donne con disturbo pedofilico.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi aggiornamenti?
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