Una mamma scrive una lettera al giornale di un college per accusare le studentesse responsabili di scatenare gli istinti maschili.
Una mamma di quattro ragazzi, ha scritto una lettera al giornale dell’Università dell’Indiana. Università frequentata dal figlio.
La lettera è stata scritta per protestare contro l’uso dei leggings. Pantaloni attillati che, secondo lei, vengono indossati in modo inappropriato e troppo spesso dalla studentesse. La donna accusa le studentesse di “scatenare gli istinti maschili”.
Scatta subito la protesta e viene organizzato un evento nel quale, uomini e donne, indossano i leggings.
Una mamma di uno studente dell’Università di Notre Dame, Maryann White, in Indiana ha scritto una lettera aperta al giornale dell’ateneo cattolico.
La lettera inizia così: “Ho pensato di scrivere questa lettera per molto tempo. Ho aspettato, sperando che le mode cambiassero e una lettera del genere non sarebbe necessaria, ma non sembra che stia succedendo. Non sto cercando di insultare nessuno o di violare i diritti di nessuno. Sono solo una madre cattolica di quattro figli con un problema che solo le ragazze possono risolvere: leggings”.
La donna ha pensato di scrivere la lettera perché era rimasta scioccata dopo aver visto le ragazze che frequentano il campus indossare i leggings. Secondo lei le ragazze indossavano i leggings in maniera inappropriata: “La moda dei leggings indossati come pantaloni alcuni anni fa mi ha sconcertato. Sono un capo così spietato”.
La donna è molto cattolica e crede che le ragazze che indossano i leggings mettano troppo in mostra il loro corpo: “Ho pensato a tutti gli uomini che guardandole, non avrebbero potuto fare a meno di vedere il loro ‘lato B’ praticamente nudo sotto un velo di Spandex”. La vista di ragazze con indosso i leggings “si imponeva dolorosamente” sui suoi figli e rendeva difficile ai giovani ragazzi di ignorare i corpi delle donne: “Sono preoccupata sia per i ragazzi sgradevoli che ti guardano in modo inquietante e i bravi ragazzi che stanno facendo di tutto per evitare guardare“.
Nella lettera racconta dell’episodio che l’ha fatta riflettere. Era a messa nel campus ed un gruppo di ragazze indossava i leggings attillati e top troppo corti: “Mi sono vergognata per queste giovani donne a messa. Pensavo a tutti gli altri uomini intorno a noi che erano obbligati a vedere i loro didietro”.
White invita le ragazze a non seguire la moda dei leggings: “La prossima volta, quando andate a fare shopping, pensate alle madri di figli maschi, e considerate l’opzione di comprare dei jeans”.
La lettera è diventata in poco tempo virale suscitando la reazione di molte ragazze del campus. Anche l’associazione “Irish 4 Reproductive Healt” ha indetto una giornata per protestare la “retorica sessista centenaria”. Per loro è assurdo pensare che un capo di abbigliamento posso essere la causa del comportamento sbagliato di alcuni uomini.
Anne Jarrett, laureanda in filosofia e attivista dell’Irish 4 Reproductive Health, ha indetto il “Leggings Pride Day”. Si tratta di una giornata in cui gli studenti, maschi e femmine, di Notre Dame avrebbero indossato soltanto i tanto disprezzati pantaloni. Jarret in un tweet ha scritto: “Protestiamo contro la retorica sessista secondo la quale le donne sarebbero responsabili per l’incapacità degli uomini di controllarsi”.
Un’altra studentessa, Nicole Waddick, ha affermato di aver preso parte alla contestazione perché: “Il mio modo di vestire non dev’essere un invito a sessualizzare il mio corpo”.
Uno studente ha scritto una lettera in risposta alla donna, intitolata “Vestitevi come vi pare”.
In un commento su Facebook, un uomo di 70 anni, ha scritto: “Sono gli stessi commenti che sentivo, quando ero giovane, sulle camicie corte, mettetevi quello che volete! È il vostro corpo!”, come riportato da Openonline.
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