Il Ministro dell’Istruzione rilascia una dichiarazione molto controversa sugli studenti immigrati.
Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha rilasciato alcune dichiarazioni molto controverse, che hanno suscitato polemiche e reazioni forti.
Ministro dell’istruzione: condannato per una frase sui bambini immigrati a scuola
Ecco cosa ha detto:
“La scuola è il luogo principale di inclusione nella nostra società. L’ho sempre detto, fin dal mio insediamento. Voglio ribadire anche che questo governo non agisce in maniera pregiudiziale rispetto alla questione migratoria: stiamo affrontando il tema con serietà e responsabilità.
A differenza di come è stato fatto in passato. Regolare i flussi tutela innanzitutto chi cerca rifugio in Italia, avendone diritto. Penso anche però che il primo pensiero debba sempre essere quello di aiutare i nostri giovani affinché possano farsi una famiglia, avere dei figli, vivere con serenità il loro progetto di vita. La ritengo una priorità assoluta“.
Le parole del Ministro, rilasciate nel corso di un’intervista con La Stampa, hanno suscitato un’eco di proteste.
L’ex presidente della camera, Laura Boldrini, ha commentato: “dovrebbe garantire un’adeguata retribuzione agli insegnanti, darsi da fare per mettere le scuole in sicurezza e rendere le palestre agibili. Invece il ministro dell’istruzione leghista lancia slogan discriminatori come un Salvini qualsiasi”.
Ettore Rosato, vicepresidente della camera, commenta: “quando il Ministro Bussetti parla di “nostri figli”, esattamente a cosa si riferisce? Ai suoi? Ai figli dei sovranisti? Oppure ai ragazzi di tutte le età nati e cresciuti in Italia, che frequentano le nostre scuole, parlano i nostri dialetti, giocano e tifano le nostre squadre di calcio?“.
Anche i sindacati sono rimasti sconcertati. Rino Di Meglio, portavoce della Gilda degli insegnanti, ha dichiarato: “la vera prima linea per un futuro senza ghetti è integrare far conoscere a tutti i principi costituzionali e alfabetizzare”.
Pino Tutti, segretario generale della Uil, ha aggiunto: “tutti gli studenti meritano la stessa attenzione”, gli studenti non sono ‘graduabili’, non ci possono essere primi né secondi. Tutti meritano la stessa attenzione. Non ci sono immigrati, stranieri o italiani, ma persone che devono essere poste tutte nelle stesse condizioni”.
Il Ministro dell’Istruzione non ha ulteriormente ribattuto ha detto solo che preferisce non commentare ulteriormente, respinge però il fatto di aver pronunciato parole razziste o discriminatorie.
Unimamme, cosa ne pensate delle sue dichiarazioni? Vi sembrano pericolose o discriminatorie considerando che sono state pronunciate da un Ministro?
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