Una maestra con la tubercolosi ha contagiato decine di persone.
Una donna aveva un batterio della tubercolosi rimasto nascosto per trent’anni.
Si tratta di una maestra di una scuola elementare di Motta di Livenza, un comune in provincia di Treviso.
L’Unità sanitaria locale ha accertato che che questo batterio della tubercolosi era rimasto “sopito” 30 anni.
Dopo due settimane di ricovero, in gravi condizioni, la maestra è stata dimessa, con obbligo di stare a casa e seguire una terapia farmacologica.
Una volta appurato il problema la donna è stata costretta a chiudersi in casa, indossare una grande bianca sulla bocca e a tenere naso e bocca coperti.
Per alimentarsi, lavarsi e parlare con le persone deve seguire un rigido protocollo.
Figlio e marito sono stati sottoposti per primi a profilassi, ma non sono risultati contagiati.
“Ora non ho nulla da commentare, parlo solo con i miei medici” ha spiegato l’insegnante a Tribuna Treviso che si occupa del caso.
Una vicina di casa, preoccupata, ha commentato: “la vedevamo sempre più magra, sempre più magra, sempre più magra, ma nessuno poteva immaginare che fosse tubercolosi. Era deperita a vista d’occhio negli ultimi tempi, ma non le ho chiesto cosa avesse, sono cose troppo delicate”.
Il marito raccontava che la moglie non stava bene, ma che pensava a una bronchite legata al fumo. Così, col passare dei mesi, nonostante la donna cercasse di reagire impegnandosi al 100% nel suo lavoro, la situazione si è aggravata. Siccome aveva persino seguito come scrutatrice le ultime elezioni ora sotto profilassi ci sono anche gli scrutatori.
Dalla prima diagnosi, purtroppo, il bilancio è di 10 bimbi contagiati e di 40 positivi entrati in contatto con la donna. Infine un centinaio sono sotto valutazione. Il 5 marzo scorso a un bimbo è stata diagnosticata la tubercolosi e le successive indagini dell’Usl 2 hanno condotto a lei.
Si è riscontrato che la professoressa aveva una tubercolosi in stato avanzato, con un livello di contagiosità molto difficile da trovare nel mondo Occidentale odierno.
Infine, a parlare con 400 genitori in apprensione è stato chiamato Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità, il massimo esperto di tubercolosi nel nostro Paese.
“Non credo si possa controllare tutto, ma l’episodio che si è verificato qui, seppure eccezionale, verrà analizzato dal punto di vista scientifico” ha commentato il professore.
Ora tutte le persone contagiate sono sotto trattamento farmacologico e stanno rispondendo bene alle cure.
Anche 100 alunni della scuola media che sono entrati a contatto con l’insegnante tra il 2017 e il 2018 sono stati sottoposti al test alla tubercolina Manotux.
Secondo l’Usl locale si potrebbero riscontrare altri uno o due casi. Il test Mantoux verrà ripetuto il 20 maggio per tutti coloro che erano risultati negativi al primo.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto verificatosi in questo paesino?
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