L’allarme dei medici che arriva dal Congresso di epatologia in corso a Vienna. Un’epidemia di fegato grasso che colpisce i giovani Europei.
Ogni anno ad aprile, esperti scientifici e medici provenienti da vari settori si uniscono da tutto il mondo per conoscere le ultime novità nella ricerca sul fegato. Si ritrovano tutti al congresso medico Easl di Vienna delle malattie epatiche. Da qui i medici hanno lanciato un allarme. Sono preoccupati per “l’epidemia di fegato grasso fra i giovani europei”.
Un problema che non deve essere sottovalutato e che nel tempo potrebbe peggiorare.
Negli ultimi due decenni la steatosi ha raggiunto proporzioni epidemiche anche tra i più piccoli ed i neonati SGA, ovvero quelli nati con basso peso sotto il 10 percentile, sono quelli più a rischio.
In Italia circa il 15% dei bambini è affetto da questa patologia, arrivando all’80% se si considerano i bambini obesi.
I medici che si sono riuniti a Vienna al congresso Easl delle malattie epatiche hanno riscontrato nei giovani europei un problema grave. Si pone l’attenzione sull’ ”epidemia di fegato grasso”.
Un problema che nel tempo potrebbe peggiorare e che è legato all’aumento dei casi di obesità della popolazione occidentale.
L’allarme, come riportato da Repubblica, è stato dato a seguito di una ricerca condotta dalla Bristol University, nel Regno Unito.
I ricercatori hanno preso in considerazione i dati di oltre 4 mila giovanissimi arruolati in uno studio longitudinale che ha monitorato la salute di alcuni bambini nati tra il 1991 ed il 1192 in una città dell’Inghilterra, Avon.
Una volta raggiunti i 18 anni, i ragazzi sono stati sottoposti ad esami ecografici che hanno rivelato la presenza di fegato grasso non alcolico nel 2,5% del campione.
Dopo 5 anni un nuovo esame chiamato fibroscan ha scoperto che oltre il 20% presentava depositi di grasso nel fegato (steatosi). La metà dei casi è stata classificata come grave. Inoltre, gli esami hanno mostrato la presenza di fibrosi nel 2,4% dei casi.
Il Professore Kushala Abeysekera, dell’University of Bristol, ha dichiarato che già a 24 anni si hanno casi di fegato grasso: “Siamo molto preoccupati di quello che abbiamo scoperto a soli 24 anni un giovane su cinque ha la steatosi e uno su 40 ha segni di fibrosi. E questo in un gruppo di persone giovani e asintomatiche. I risultati dello studio devono suggerire di alzare la guardia sul fegato grasso non alcolico nei giovani“.
Il vicesegretario dell’European Association for the Study of the Liver, Philip Newsome è preoccupato per questi risultati: “Questi dati evidenziano l’impatto di un ambiente obesogeno e il suo ruolo nello sviluppo del fegato grasso nella popolazione più giovane. Occorre un cambiamento nelle politiche pubbliche se vogliamo disinnescare questa bomba ad orologeria”.
I medici consigliano di fare più attenzione allo stile di vita: alimentazione ed anche la necessità di fare attività fisica.
Salvatore Petta, dell’Associazione italiana per lo studio del fegato, conferma che il problema del fegato grasso interessa anche il nostro Paese: “Nei prossimi anni, anche In Italia ci aspettiamo un aumento dei casi di pazienti giovani con il problema del fegato grasso. Non sarà più una malattia con pazienti 60enni, ma ad ammalarsi saranno molti 20enni“.
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Voi unimamme sapevate di queste ricerche mediche sul “fegato grasso”?
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