Un neonato è stato ricoverato più volte in ospedale. L’ultima volta aveva tutti e quattro gli arti fratturati. Adesso i genitori sono sotto processo.
Il caso di un neonato che è stato ricoverato più volte in ospedale è finito in un’aula del Tribunale di Torino. A processo ci sono i genitori del piccolo accusati di maltrattamenti e lesioni del loro unico figlio.
Gli episodi risalgono a qualche anno fa, quando i genitori hanno portato il piccolo di soli due mesi in ospedale perché non mangiava e vomitava. In seguito è ritornato per varie fratture.
Da qui partono i sospetti sui possibili maltrattamenti che il piccolo era costretto a subire dai suoi genitori.
Il caso risale a quasi tre anni fa, quando, un neonato di soli due mesi e mezzo è stato portato al pronto soccorso del Regina Margherita di Torino. Sono stati i genitori a portare il piccolo perché non mangiava, vomitava, iniziava a mostrare segni di deperimento.
Da una prima visita, i medici si accorsero che la fontanella era tesa e la circonferenza cranica cresceva più del normale. Come riportato da Repubblica, videro che c’era un esteso ematoma subdurale, per cui lo operarono immediatamente.
Dalle analisi emerse che i primi sanguinamenti dell’emorragia erano avvenuti un mese prima, gli ultimi solo una settimana prima del ricovero.
Fortunatamente, le cure sono andate a buon fine e alla visita di controllo 4 mesi dopo, il piccolo stava bene. Per i medici era guarito.
Dopo soli tre giorni dal controllo è stato nuovamente ricoverato in pronto soccorso. La madre dichiarò che il figlio non riusciva a muovere un arto: “Il bimbo non riesce a muovere un braccio”.
I medici effettuarono una radiografia e scoprirono che il piccolo aveva tutti e quattro gli arti rotti. Fratture che hanno ipotizzato fossero avvenute in tempi diversi.
Sottoposto a diversi esami, vennero escluse malattie metaboliche e genetiche che avrebbero potuto avere effetti compatibili con le fratture e l’emorragia cerebrale. A questo punto l’unica ipotesi plausibile era che l’origine di quelle ferite fossero di tipo traumatico.
Il pm Marco Sanini dispose anche delle intercettazioni e aveva ipotizzato che le ferite erano compatibili con possibili e ripetuti maltrattamenti, forse strattonamenti.
Il tribunale dei minori aveva allontanato il piccolo dalla casa dei genitori e li ha affidati ai nonni paterni.
I genitori hanno cercato di difendersi dichiarando che se si tratta di traumi non sono stati fatti volontariamente. Inoltre la mamma ha raccontato di aver fatto sul piccolo alcuni massaggi che però non sono compatibili con le fratture riscontrate dai medici.
Ad oggi i genitori, che ne frattempo si sono separati, stanno affrontando il processo presso il Tribunale di Torino. Sono accusati di maltrattamenti e lesioni del loro unico figlio.
In aula sono stati sentiti anche i medici che avevano visitato il bambino. É possibile che venga chiesta una perizia per fare chiarezza sull’origine e sulle intenzioni che hanno generato le lesioni.
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