Un bambino di 2 anni è stato strangolato dalla mamma.
Non ha retto la versione fornita da una mamma ventinovenne, Donatella Di Bona, che alle 16 di ieri pomeriggio ha chiamato da località Volla, nelle campagne di Piedimonte sostenendo che il figlio di 2 anni: Antonio Gabriel Feroleto era stato investito da un’auto pirata.
Mamma ha ucciso il figlio: tutta la storia
Il personale di soccorso aveva cercato di rianimare il piccino, ma era stato tutto inutile.
La ricostruzione della mamma, originaria di Atina, era apparsa subito traballante. Non c’era traccia dell’auto investitrice e, sul bambino, non erano visibili segni dell’incidente.
I carabinieri hanno quindi iniziato a concentrare le loro indagini sulla donna che aveva piccole ferite su collo e volto di cui non riusciva a spiegare l’origine.
Dopo aver effettuato alcune perquisizioni gli agenti sono tornati con lei nel luogo dove sarebbe avvenuto l’incidente fatale.
A quel punto la mamma ha cambiato versione sostenendo che era stata lei a investire, accidentalmente il suo bimbo.
Al termine di un lunghissimo interrogatorio è emerso che questa mamma ha soffocato il proprio figlio. Gli ha chiuso la bocca e stretto le mani intorno al collo.
La donna subiva da tempo continui attacchi di panico e viveva in condizioni di notevole difficoltà.
A scatenare l’omicidio sarebbe stato un capriccio del bambino che chiedeva piangendo di poter tornare dalla nonna.
Il dramma si è compiuto in un paesino di 6500 abitanti, vicino a Cassino.
Ora la donna è stata sottoposta a fermo e rinchiusa nel carcere di Rebibbia con l’accusa di omicidio volontario.
La salma del piccolo invece è stata portata presso la camera mortuaria dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.
Unimamme, cosa ne pensate di questo agghiacciante avvenimento raccontato su Repubblica?
C’era qualche possibilità che la tragedia potesse essere evitata?
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