I coniugi Turpin, che avevano imprigionato per anni e torturato il loro 13 figli sono stati condannati all’ergastolo.
Unimamme, eravamo rimasti all‘inizio del processo per i coniugi Turpin, accusati di aver segregato per anni i 13 figli, facendogli soffrire, freddo e fame e legandoli costantemente al letto con le catene.
“I miei genitori mi hanno rubato l’intera vita” ha testimoniato una delle figlie più grandi, Jane Doe 4 (questo il nome usato in America per tutelarne la privacy).
Jane Doe 4 è stata uno dei figli della coppia a testimoniare in aula, ora è al college. “Ora mi sto riprendendo la mia vita” ha aggiunto.
“Sono una combattente, sono forte, attraverserò la vita come un razzo“ ha detto la giovane, mentre la madre piangeva.
La coppia era finita in manette dopo che una delle figlie, una ragazza di 17 anni, era riuscita a fuggire dalla casa e chiamare la polizia.
Un altro dei figli più grandi, Joe Doe numero 2 ha aggiunto “non posso descrivere a parole ciò che abbiamo attraversato crescendo. Qualche volta ho ancora gli incubi su ciò che è accaduto, sui miei fratelli incatenati e picchiati. Ma questo è il passato e adesso è ora”.
Joe Doe numero 2 ora è pronto per il college, vuole studiare ingegneria per i software. Durante quest’ultimo anno vissuto libero dalla crudeltà dei genitori ha imparato a nuotare e ad andare in bicicletta, qualche volta anche per lunghi percorsi.
Joe Doe ha avuto parole di perdono per i genitori.
“Amo i miei genitori e li ho perdonati per molte delle cose che ci hanno fatto”.
I genitori, a loro volta, si sono indirizzati alla corte chiedendo scusa per ciò che hanno fatto e augurandosi che i loro figli abbiano successo.
“Mi dispiace per tutto ciò che ha fatto soffrire i miei figli” ha detto la mamma “li amo più di quanto possano immaginare”.
Il padre dei ragazzi ha fatto leggere al suo avvocato un messaggio in cui si augurava che i figli restassero uniti perché la loro mamma e il loro papà non sarebbero stati con loro.
“Ringrazio Dio per tutti i miei figli“, l’uomo ha aggiunto che chiedeva perdono per tutto ciò che aveva potuto ferirli.
Prima di pronunciare la sentenza il giudice Bernard Schwartz ha dichiarato: “ i figli sono un dono, non solo per i genitori e la famiglia, ma anche per la società. Forse diventeranno scienziati e scopriranno una cura per qualche malattia, o magari medici e salveranno la vita di qualcuno, forse entreranno nelle forze armate e difenderanno il nostro Paese. Il trattamento egoista, inumano e crudele a cui li avete sottoposti, ha privato loro, la vostra famiglia, i vostri amici e la società e, specialmente voi due, di quei doni. Le loro vite sono state permanentemente alterate, così come la loro capacità di apprendere, crescere e fiorire. Per quanto riguarda il loro successo, non sarà a causa vostra, ma a dispetto di voi“.
Il giudice ha applicato anche ordini restrittivi nei confronti dei contatti tra genitori e ragazzi. 10 di loro hanno ordini restrittivi di 10 anni, 2 di 5 anni e uno nessun ordine restrittivo.
David e Louise non potranno inviare ai figli e mail, o telefonare, o contattarli via social media o terze persone.
Unimamme, cosa ne pensate di questo verdetto di cui si parla su CNN?
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