Hospice pediatrico la “casa sull’albero” di Renzo Piano, posata la prima pietra per l’avvio dei lavori.
I bambini con malattie rare e incurabili avranno la loro “casa sull’albero“, un hospice pediatrico alle porte di Bologna realizzato dall’architetto Renzo Piano. Una struttura sospesa e circondata di alberi. La prima pietra del cantiere è stata posta giovedì 18 aprile. Un progetto di cui vi avevamo parlato quasi due anni fa e che finalmente inizia ad essere realizzato. La struttura ospiterà bimbi inguaribili, che hanno bisogno di un luogo accogliente, che li metta a loro agio insieme alle loro famiglie.
La casa sull’albero è il sogno di tutti i bambini e non poteva esserci luogo migliore per accogliere i piccoli sofferenti e accompagnarli nelle cure palliative negli ultimi periodi della loro vita.
L’architetto Renzo Piano ha posato orgoglioso la prima pietra del cantiere per l’hospice pediatrico alle porte di Bologna che accoglierà i bambini incurabili, affetti da malattie rare e terminali. Per rendere la permanenza dei piccoli meno dolorosa e il più confortevole possibile, la struttura è stata ideata come una casa sull’albero. L’hospice sarà costruito su palafitte in vetro, acciaio e legno, padiglioni dalla struttura leggera che saranno circondati dalle chiome degli alberi, per dare ai piccoli ricoverati l’effetto di stare in una casa sull’albero. Intorno al cantiere sono state già piantate le robinie, che cresceranno con le loro chiome ampie, color verde brillante.
All’inaugurazione dei lavori erano presenti, oltre a Renzo Piano, Isabella Seràgnoli, della Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli, che finanzia il progetto, e il sindaco di Bologna Virginio Merola. Grazie a loro è possibile la realizzazione dell’hospice. Gli attori hanno firmato la pergamena del progetto che è stata inserita in un involucro di alluminio e poi in un blocco di cemento sollevato da una gru e posto alla base delle fondamenta, nel punto esatto dove sarà l’ingresso della struttura che accoglierà i bimbi malati. È la posa della prima pietra del cantiere dell’hospice, nei pressi dell’ospedale Bellaria.
“Le robinie “cresceranno, saranno più di duecento, formeranno un bosco. Qui faremo una casa sospesa tra gli alberi e provo commozione: oggi è una bella giornata“, ha commentato ha detto Renzo Piano l’inaugurazione del cantiere. “Stiamo facendo una cosa importante, ma nulla è più difficile per un architetto che fare un hospice pediatrico, perché è difficile mettersi nei panni di chi ci starà“, ha aggiunto. Il bosco sarà formato da 390 alberi, sempreverdi e a foglia caduca, e 5.000 piante di arbusto.
La struttura sarà formata da un corpo centrale e da diversi padiglioni collegati con camminamenti e ponti coperti, per una superficie totale di 12.000 metri quadrati. Disporrà di 14 camere per ospitare i piccoli pazienti affetti da malattie incurabili e le loro famiglie. Ogni stanza avrà un oblò sul tetto, per far vedere il cielo ai bambini, mentre le pareti saranno vetrate affacciate sul verde, per mostrare gli alberi che circonderanno la struttura. Il progetto prevede anche alloggi per le famiglie dei bambini, ambulatori e spazi per le terapie.
Il progetto ha un costo di oltre 20 milioni di euro, interamente finanziato dalla fondazione Seràgnoli. Una volta realizzato. Lo scavo delle fondamenta è iniziato nell’autunno del 2018, ora inizia la costruzione vera e propria. Il termine dei lavori è previsto a fine 2021.
Una volta realizzato, l’hospice pediatrico sarà il più grande d’Italia e l’unico dell’Emilia Romagna. Diventerà un centro di riferimento regionale per l’erogazione dei servizi di cure palliative pediatriche.
La cerimonia di inaugurazione del cantiere si è svolta con la benedizione di don Domenico Nucci e insieme agli attori del progetto erano presenti anche i vertici della sanità dell’Emilia Romagna e l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, che ha commentato: “Bologna è ancora una volta all’avanguardia, la fondazione Seragnoli quando fa qualcosa è assolutamente all’avanguardia“, come riporta l’edizione bolognese di Repubblica.
Il sindaco Virginio Merola ha ringraziato la finanziatrice dell’hospice pediatrico, Isabella Seragnoli, per la “tenacia con cui è arrivata a questa realizzazione. Lei parla con i fatti“, ha sottolineato, e questo “sarà un piccolo grande capolavoro che resterà nella storia architettonica e sociale della nostra città“.
Davvero un bellissimo progetto, che ne pensate unimamme?
Di Renzo Piano ricordiamo anche la ”scuola intorno all’albero” a Sora.
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