Otto ragazzi sono stati fermati per il caso del pensionato morto. Sei di loro sono minorenni.
Sono arrivati i fermi per otto dei ragazzi indagati sul caso di Antonio Stano, il pensionato sessantaseienne che dal 2012 era diventato vittima delle persecuzioni di un gruppo di ragazzi di Manduria.
Sei degli otto fermi sono indirizzati a minorenni. I decreti sono stati firmati dal procuratore della Repubblica, Carlo Maria Capristo e dalla procuratrice dei minori Pina Montanaro.
Complessivamente gli indagati sono 14.
I giovani sono accusati di:
Nel fermo però non è presente l’omicidio preterintenzionale, come ipotizzato inizialmente.
Stano, deceduto il 24 Aprile, dopo 18 giorni di agonia, era stato trovato malnutrito e in forte stato confusionale dai carabinieri, penetrati nella sua abitazione dopo che i vicini avevano denunciato le aggressioni.
Nonostante un primo rifiuto di Stano, l’uomo era stato portato in ospedale il giorno seguente.
Come accennavamo erano ormai anni che il pensionato, un uomo con problemi mentali, veniva seviziato da questa baby gang.
Secondo i risultati dell’autopsia Stano è morto per un’emorragia gastrica . Ora toccherà al consulente medico legale della procura Liliana Innamorato spiegare se la morte di Stano può essere collegata al pestaggio da parte dei ragazzi.
I giovani avevano creato una chat su WhatsApp chiamata: gli orfanelli (dall’oratorio della zona frequentato da alcuni degli adolescenti). Lì si scambiavano i filmati delle percosse, degli atti di bullismo, ecc.. commessi su Stano.
In un filmato diffuso su Quarto Grado si vede come i ragazzi se la prendessero con il pensionato che chiamavano invano aiuto: “polizia, carabinieri”, mentre i ragazzi lo infastidivano con calci e prese in giro e ridevano.
Fino a questo momento sono emersi 6 video in cui i giovani frustavano il pensionato, gli stringevano maglioni intorno al collo e lo percuotevano con tubi flessibili.
“Come l’avete combinato il pazzo?” scrivevano su WhatsApp.
Il funerale di Stano si è consumato in forma privata il 29 Aprile. Il prossimo 4 Maggio è prevista una marcia della civiltà, organizzata dalla Pro Loco di Manduria che, in una dichiarazione diffusa alla stampa aveva proclamato: “le nefaste note vicende di cronaca dipingono una città che francamente non riconosciamo e, soprattutto, in cui non ci identifichiamo”.
Unimamme, cosa ne pensate di questi ulteriori sviluppi su questa drammatica vicenda riportata da Repubblica?
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