Neonato abbandonato a Rosolina: il paese si riempie di fiocchi azzurri.
Qualche giorno fa un neonato è stato abbandonato in un cassonetto a Rosolina, in provincia di Rovigo.
Un paese si mobilita per il neonato abbandonato
Moltissime persone, toccate dalla storia di questo piccino, hanno chiesto di poterlo adottare. Mentre Giorgio, che porta il nome dell’infermiera che, per prima, l’ha soccorso, si trova presso l’ospedale di Rovigno gli sono arrivati anche decine di pacchi con vestiti e giochi.
Rosolina gli ha voluto far sentire la propria vicinanza appendendo decine di fiocchi azzurri e bigliettini per il piccino. L’enoteca, l’orefice, la pescheria e persino l’agenzia di onoranze funebri hanno esposto dei fiocchi azzurri.
“È l’intero paese ad averlo adottato, Giorgio è diventato il bambino di tutti” ha dichiarato una fioraia di Rosolina.
Il sindaco Franco Vitale ha aggiunto: “quel piccolo sarà anche stato abbandonato dai genitori, ma intorno a lui c’è l’amore di un intero paese“.
“Giorgio sta bene, in queste ore sono giunte numerose richieste di adozione, informiamo pertanto tutti coloro i quali fossero interessati ad adottare il bambino abbandonato pochi giorni fa che possono rivolgersi ai servizi competenti, come prevede la legge italiana. E’ doveroso segnalare che Giorgio non ha bisogno di nulla, quindi non sono attualmente attive iniziative ufficiali di raccolta fondi o indumenti per il piccolo. Grazie ancora a tutti per la solidarietà dimostrata”.
Il Presidente della Pro Loco ha dichiarato che l’inaugurazione della stagione turistica, con i fuochi d’artificio, è stata dedicata proprio al bimbo.
“Rosolina è passato dall’essere una realtà agricola a diventare un polo turistico. Ma la ricchezza e il benessere non hanno lasciato troppo spazio all’egoismo: per questo Giorgio è diventato il bambino di tutti”.
A parlare è anche la donna che ha trovato il neonato, vicino al cimitero. “Ero, come spesso succede, al cimitero per onorare mio figlio Luca. Ma il cagnolino ha udito un vagito proveniente da quella borsa, dove è spuntata la mano e poi il braccio del piccolo. Così abbiamo allertato il 112 e poi il 118″.
Unimamme, cosa ne pensate di questa iniziativa di cui si parla su Repubblica?