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Attualità

In ricordo delle bambine uccise a Cisterna di Latina borse di studio ai campioni di solidarietà – FOTO

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Maria Sole Bosaia

Per ricordare le bambine morte a Cisterna di Latina sono state create alcune borse di studio.

Unimamme, forse ricorderete il terribile omicidio delle due piccole Martina e Alessia Capasso, uccise a Cisterna di Latina dal loro stesso padre.

Bambine uccise dal padre: borse di studio in loro ricordo

Per tenere vivo il loro ricordo a queste due piccole sono state dedicate diecimila rose bianche realizzate all’uncinetto che hanno consentito di raccogliere fondi per offrire 8 borse di studio per ragazzi e ragazze meritevoli.

Sono stati premiati gli studenti campioni di solidarietà, premiati ieri, venerdì 10 maggio, nella sala Zuccari di Palazzo Caetani, davanti al sindaco Mauro Carturan. Gli studenti premiati sono:

  • 5 dell’Istituto comprensivo Plinio il Vecchio e
  • 3 dell’istituto comprensivo Leone Caetani.

Gli studenti premiati si sono resi autori di gesti esemplari di gentilezza e inclusione e hanno ottenuto un buon profitto scolastico.

A lanciare questa bella iniziativa dedicata alle due bambine è stata l’associazione Latinaknitcrochet che produce lavori all’uncinetto sostenuta dal Comune di Latina. In moltissimi hanno partecipato acquistando le roselline fatte all’uncinetto, consentendo così di raccogliere i soldi destinati alle borse di studio.

La società ha bisogno di voi e di avere stimoli positivi. Voi sarete la futura società e per questo dovete essere di stimolo ed esempio per i vostri amici e compagni verso comportamenti positivi e di sostegno a chi è in difficoltà” ha dichiarato la presidente Anna Bruno.

L’iniziativa infatti proseguirà per almeno 2 anni.

Alessia e Martina erano due sorelline sequestrate e uccise dal padre, l’appuntato Luigi Capasso il 28 febbrario del 2017.

Prima di sparare alle figlie, che si trovavano ancora a letto, l’uomo aveva cercato di uccidere anche la moglie, poi sopravvissuta. L’uomo si era barricato in caso a lungo e a nulla erano valsi i tentativi delle forze dell’ordine di farlo ragionare, alla fine si era sparato.

L’anno scorso, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne  la mamma di Alessia e Martina aveva dichiarato: “il mio sogno è che quello che è successo a me e alle mie figlie non si ripeta mai più, che le donne siano ascoltate dalle autorità e tutelate per non avere più paura. Che nessun bambino debba assistere a violenza e morte in casa sua”.

Unimamme, cosa ne pensate di quanto raccontato su Latina Oggi?

Cosa ne pensate di questa iniziativa per tenere vivo il loro ricordo?

Maria Sole Bosaia

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