Negli Stati Uniti è stata varata una legge anti aborto, molto restrittiva e contro di essa è stato lanciato uno “sciopero del sesso”.
In Georgia, in America, giovedì scorso un governatore americano, Brian Kemp, ha introdotto una legge che limita la possibilità di aborto per le donne.
Questa nuova legge, chiamata “heartbeat”, è molto restrittiva, perché in pratica vieta l’interruzione della gravidanza non appena si possa sentire il battito del cuore del feto, quindi intorno alle 6 settimane.
Prima di questa legge in Georgia il limite per abortire erano le 20 settimane. Questa nuova legge contrasta i limiti della famosa sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ’Roe v. Wade’, risalente al 1973, che ha riconosciuto alle donne il diritto di abortire quando il feto non è considerato vitale. Si è trattato di una sentenza storica che ha messo un puntello decisivo per l’autodeterminazione delle donne.
Alyssa Milano ha anche lanciato una campagna su Twitter, con l’hashtag: #SexStrike con cui incita le altre donne ad astenersi dai rapporti sessuali “finché non recupereremo la nostra autonomia”.
Leggi simili a quest’ultima lanciata in Georgia, in passato sono state approvate anche in Kentucky e in Mississippi, ma successivamente sono state bloccate dai tribunali, quindi è molto probabile che anche l’iniziativa della Georgia si concluda così.
Lo Stato ha già annunciato che farà appello, in tal caso, sperando di rivalersi con la Corte Suprema dove i giudici conservatori hanno la maggioranza.
Alyssa Milano, da parte sua, invita le donne a lottare. “La storia dimostra che gli scioperi del sesso sono molto efficaci” ha aggiunto, ricordando la storia di Lisistrata, protagonista di una commedia di Aristofane in cui le donne ateniesi negavano il sesso ai marito per porre termine alla guerra del Peloponneso.
Non tutte le donne hanno accolto bene l’idea dell’attrice, che ha ricevuto anche critiche: secondo alcune Alyssa Milano avrebbe un’idea un po’ machista del sesso.
Un’altra attrice, Kristi Coulter ha commentato: “dovrei privarmi del sesso, e partecipare alla finzione che sia solo uno strumento di contrattazione per le donne?”
Alyssa Milano però ha invitato anche a boicottare le riprese e, in questo caso, diverse star come Alec Baldwin, Don Cheadle, Ben Stiller, Mia Farrow, Amy Schumer, l’hanno sostenuta. La Georgia ha regimi fiscali allettanti per le produzioni hollywoodiane, solo nel 2018 ce ne sono state 450.
Anche i produttori indipendenti e il sindacato sceneggiatori hanno sostenuto la protesta. Per non danneggiare chi lavora nell’ambito del cinema in Georgia due registi Jordan Peele e JJ Abrams hanno continuato a girare la loro nuova serie in questo Stato, ma hanno garantito che offriranno il 100% dei loro diritti alle associazioni che combattono la legge anti aborto.
Unimamme, cosa ne pensate di questa legge e delle iniziative per contrastarla di cui si parla su La Stampa?
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