Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un’applicazione per smartphone che è capace di individuare i segnali dell’otite nei bambini.
É una rivoluzione per diagnosticare la presenza del liquido che si va a formare nell’orecchio e che causa l’infezione. Questo accumulo di liquido dietro al timpano causa causa dolore e problemi all’udito. Proprio per questo motivo, il National Institutes of Health ha identificato le infezioni all’orecchio come la ragione più comune per cui i genitori portano i bambini da un pediatra.
Le infezioni dell’orecchio sono molto fastidiose nei bambini. Soprattutto in quelli piccoli per i quali anche la diagnosi risulta difficile e presenta in genere irritabilità e pianto inconsolabile soprattutto durante i pasti quando il movimento di suzione può causare dolorosi cambiamenti di pressione nell’orecchio medio.
Un gruppo di ricercatori dell’università di Washington ha sviluppato un’app per smartphon che può essere molto utile per individuare i segnali dell’otite media con versamento.
L’app è in grado di rilevare la presenza di liquido dietro il timpano utilizzando semplicemente un pezzo di carta e il microfono o l’altoparlante dei dispositivi.
La rilevazione può essere effettuata sia dai genitori che dai medici e non richiede l’aggiunta di una parte hardware. L’app è facile da usare, ma non ha la valenza di una diagnosi medica e quindi è sempre bene rivolgersi ad uno specialista.
Una volta che si è creato l’imbuto si fanno partire, tramite l’app, una serie di suoni simili a cinquettii. Le onde sonore verranno guidate nel condotto uditivo dall’imbuto creato, torneranno indietro e verranno catturate dal microfono dello smartphone. L’applicazione sarà così in grado di misurare il modo in cui le onde sonore rimbalzano sul timpano utilizzando uno spettro sonoro.
A seconda della presenza o meno del liquido dietro il timpano, le onde sonore interferiscono in maniera diversa con quelle iniziali.
Come riportato da Eureke Alert, il ricercatore Justin Chan spiega che “è come toccare il bordo di un bicchiere di vino. A seconda di quanto liquido c’è, si ottengono suoni diversi”. Quindi quando non c’è liquido il timpano vibra e invia una serie di onde sonore che riducono la potenza del segnale primario. Al contrario, quando il liquido è presente, non vibra e riflette le onde sonore in maniera più forte.
Per verificare l’attendibilità dell’applicazione, il ricercatore Chan e la sua equipe hanno condotto dei test. Hanno messo a punto un algoritmo per rilevare i cambiamenti del segnale testando 53 bambini dai 18 mesi ai 17 anni. Circa la metà dei bambini era stata sottoposta ad intervento chirurgico per il posizionamento del tubo auricolare e l’altra metà era sottoposta a interventi chirurgici per problemi non correlati alle orecchie.
L’algoritmo per smartphone ha identificato correttamente la presenza di liquido nell’85% dei casi. A questo punto è stato testato anche su bambini il team lo ha testato su 15 bambini più piccoli di età compresa tra nove ed i 18 mesi. Il sistema ha identificato correttamente tutte e cinque bambini che avevano del liquido nell’orecchio e i nove dei 10 bambini che non avevano il liquido.
I test si sono svolti impiegando smartphone differenti e diversi tipi di carta. I risultati sono stati coerenti indipendentemente dal tipo di telefono o di carta.
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