Gatto ucciso davanti ai bambini a scuola: denunciato il bidello

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In una classe di una scuola elementare è entrato un gatto. Il bidello invece di allontanarlo lo ha ucciso davanti ai bambini.

L’associazione degli Animalisti italiani ha denunciato un episodio di violenza verso un animale che si è svolto in una scuola elementare in provincia di Reggio Calabria.

Un gattino è entrato in una classe ed al bidello era stato affidato il compito di allontanarlo. L’uomo lo ha invece ucciso a bastonate sotto gli occhi increduli dei bambini per poi gettarlo nel bidone dell’immondizia nel cortile della scuola.

Un episodio che ha lasciato gli alunni sotto shock. L’uomo è stato denunciato con l’accusa di uccisione di animali.

Denunciato il bidello che ha ucciso un gattino in una classe: “Il massacro di un innocente davanti ad occhi altrettanto innocenti è inaccettabile”

L’associazione Animalisti Italiani ha denunciato al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, un bidello della scuola primaria “Eugenio Montale” di Gioia Tauro. Il bidello, come riportato da il Mattino, davanti ai bambini avrebbe ucciso a bastonate un gattino che era entrato in aula. Lo ha colpito con la scopa più volte lasciandolo morire dopo un’ora di agonia.

A denunciare l’accaduto è stata Maria Antonia Catania, una delegata dell’associazione, come riportato da Animalisti.it. La delegata ha descritto i fatti dettagliatamente: “Un gattino si è introdotto in un’aula. Il dirigente scolastico chiede al bidello di fare uscire il gatto dall’istituto. Il collaboratore invece decide di trucidare il gatto con un bastone sino a farlo morire dopo un’ora di agonia. Il tutto sotto gli occhi attoniti dei bimbi”.

L’Associazione ha provveduto a denunciare la raccapricciante vicenda. Vicenda che è  doppiamente grave, non solo per le modalità cruente dell’uccisione del povero gatto randagio, ma anche per il contesto in cui è avvenuta.

Il presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, ha commentato la vicenda: “Un evento di una barbarie inaudita di cui tutti devono venire a conoscenza. Il massacro di un innocente davanti ad occhi altrettanto innocenti è inaccettabile. Perpetrare violenza gratuita, oltretutto in una scuola, luogo di educazione per le nuove generazioni, non è ammissibile. Il ddl Proteggi Animali presentato in questi giorni prevede il raddoppiamento della pena proprio per chi commette questi crimini davanti ai minori. È urgente la sua approvazione. La scuola deve prendere provvedimenti seri per allontanare individui pericolosi per i bambini e per gli animali”.

Inoltre da Animalisti italiani fanno sapere che: “Il dirigente scolastico, Francesco Bagalà, al corrente degli accadimenti, ha parlato di un incontro tra genitori e bidello al fine di chiedere scusa ai bambini. Come se le scuse fossero sufficienti. Chiediamo, insieme al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’attenzione del Ministro dell’Istruzione Bussetti e soprattutto alle autorità scolastiche preposte di intraprendere immediatamente le misure previste nei confronti del bidello, e all’autorità inquirente e giudiziaria di valutare non solo la crudeltà contro il gatto, ma le ripercussioni emotive che i piccolini si porteranno dietro”.

Il Garante, a sua volta, una volta che è venuto a conoscenza della vicenda ha dichiarato: Si tratta di un gesto gratuito, un gesto assassino, documentato anche fotograficamente dai piccolini, che non può essere giustificato alla stregua del furto di un vasetto di marmellata. Uccidere a bastonate un gatto sol perché disorientato e impaurito soffiava contro chi lo minacciava con un bastone è un atto di autodifesa che anche un umano farebbe e non certo soffiando. Chiedo alle autorità scolastiche preposte di intraprendere immediatamente le misure previste nei confronti di questo signore, ed all’autorità inquirente e giudiziaria di valutare non solo la crudeltà contro il povero animale, ma le ripercussioni emotive che i piccolini si porteranno dietro“.

Per la Responsabile nazionale randagismo degli Animalisti, Emanuela Bignami, la colpa è anche dell’insegnante: “ Siamo in un luogo che dovrebbe essere d’insegnamento non solo delle materie scolastiche, ma di vita. I piccoli sono sotto shock, colpiti da una violenza efferata che l’insegnante non ha nemmeno provato a fermare. Servono pene molto più gravi per chi aggredisce gli animali“.

Per il momento il bidello è stato è stato denunciato dai carabinieri in stato di libertà con l’accusa di uccisione di animali.

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