In provincia di Cagliari c’era una scuola abusiva che accoglieva i bambini non vaccinati. Le indagini sono iniziate a seguito di segnalazioni anonime.
In Italia per iscrivere un bambino a scuola c’è bisogno di un’autocertificazione per attestare l’avvenuta della vaccinazione. Sono ancora tanti i genitori che decidono di non vaccinare i loro figli e per mandarli a scuola dichiarano il falso.
In provincia di Cagliari, invece, c’era una scuola privata che non aveva la licenza da materna per poter aggirare l’obbligo dei vaccini. I Carabinieri hanno scoperto l’istituto che è “totalmente illegale”, con diversi bambini che la frequentavano.
Tra le campagne di Villacidro, un paesino nella provincia di Cagliari, c’è una villetta che passa inosservata, come riportato da La Stampa. In questa villa, non rifinita ed immensa nella campagna, non ci abitavano delle persone, ma c’era una scuola abusiva.
All’interno della villa i Carabinieri hanno trovato tutto l’occorrente utilizzato per la gestione di una scuola. C’erano banchi, aule, spazi per i giochi, una sala per il riposino pomeridiano ed anche una piccola cucina che però non era ancora entrata in funzione.
A gestire la scuola c’erano due maestre e con un numero d’iscritti di circa una ventina di bambini tra i 3 ed i 6 anni. Le indagini dei militari sono iniziate a seguito di alcune segnalazioni anonime. La scuola materna, non essendo in regola con le licenze, accoglieva i bambini che non erano vaccinati. La scuola “no vax” era il posto ideale per i genitori che non voglio far fare ai figli le vaccinazioni obbligatorie. Sembrerebbe che per incentivare le iscrizioni la retta annuale fosse anche più bassa rispetto alle altre scuole della zona.
Le indagini dei militari sono iniziate a seguito di alcune segnalazioni anonime. Il comandante del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri di Cagliari, Davide Colajanni ha dichiarato, a seguito delle indagini, che: “I primi accertamenti che abbiamo effettuato ci hanno consentito di verificare che i bambini non avevano mai avuto il vaccino e che alcuni non avevano fatto il necessario richiamo. Ancora non abbiamo completato le verifiche su tutti i piccoli che abbiamo trovato all’interno al momento del controllo, ma per i casi già sottoposti alle verifiche con la Asl il nostro sospetto iniziale è stato confermato”.
Secondo i Carabinieri l’attività della scuola “no vax” è partita lo scorso autunno, come per le scuole ufficiali. Le iscrizioni erano sempre aperte in modo da accogliere in qualsiasi momento i bambini.
La scuola non aveva autorizzazioni: “La struttura che abbiamo sequestrato era priva di ogni tipo di concessione. Mancavano non solo le autorizzazioni per l’inizio dell’attività, ma anche quelle sanitarie e sulla sicurezza. Ora stiamo verificando anche la posizione delle maestre, ma da quello che abbiamo già appurato sembra che una delle due non avesse nessun titolo per svolgere quel tipo di attività”.
I titolari chiamavano la scuola “Gruppo di Gioco” in modo tale da non doverla dichiarare. Secondo i Carabinieri, però, si trattava di una vera e propria scuola con attività scolastiche quotidiane: “Non a caso anche ieri i bambini erano stati accompagnati nella struttura di primo mattino e i genitori sarebbero tornati a prenderli nel pomeriggio. Sulla questione dell’obbligo vaccinale si giocava sull’equivoco: la struttura non era tecnicamente una scuola, perché non aveva quel tipo di licenza, e per questo nessuno pretendeva che i bambini fossero vaccinati. Peccato, però, che si trattasse di un’attività totalmente illegale”.
Nella scuola no vax c’erano pareti di aule e corridoi decorati da tanti disegni e cartelloni. L’elenco dei compleanni e le festicciole di gruppo ed il calendario delle vacanze e la fine delle attività, come succede in una vera e propria scuola.
Inoltre i bambini pranzavano tutti i giorni ed erano abituati a svolgere tanta attività all’aria aperta. I giochi però non erano tutti a norma, c’erano scivoli ed altalene vicino ad attrezzi di ferro. C’era solo un bagno e la zona per il riposino pomeridiano non era molto pulita. I materassini erano poggiati direttamente a terra con lenzuola non sempre pulite.
Come in tante scuole, anche qui, c’era l’armadietto con gli stivaletti in gomma, ma sistemato vicino ad un pericolosissimo decespugliatore.
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